Altre notizie - 31 gennaio 2015, 14:20

A Nizza la presentazione 50° sito del Patrimonio mondiale Unesco, il paesaggio vitivinicolo del Piemonte

Si è svolta a Nizza nei giorni scorsi la presentazione del 50° sito iscritto nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, cioè il paesaggio vitivinicolo del Piemonte, Langhe Roero e Monferrato, nell’ambito della rassegna dedicata a tutti i siti italiani nella lista del patrimonio italiano Unesco dichiarati Patrimonio dell’umanità

Si è svolta a Nizza nei giorni scorsi la presentazione del 50° sito iscritto nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, cioè il paesaggio vitivinicolo del Piemonte, Langhe Roero e Monferrato, nell’ambito della rassegna dedicata a tutti i siti italiani nella lista del patrimonio italiano Unesco dichiarati Patrimonio dell’umanità. Erano presenti all’evento, tra gli altri, il Console Generale d’Italia a Nizza Serena Lippi, il vice sindaco di Nizza Rudy Salles, la presidente della Camera di Commercio di Cuneo a Nizza, Patrizia Dalmasso e rappresentanti di enti istituzionali e associazioni. Per la Provincia di Cuneo, era presente il consigliere provinciale Rocco Pulitanò che si occupa di turismo, su delega del presidente Borgna.

Il paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato – ha detto  Pulitanò – è il risultato eccezionale di una “tradizione del vino” che si è trasmessa ed evoluta dall’antichità ad oggi, costituendo il fulcro della struttura socio-economica del territorio. Questa tradizione culturale si manifesta attraverso un consolidato patrimonio di saperi e tecniche di coltivazione e vinificazione che si basano sulla profonda conoscenza di vitigni storicamente coltivati e della loro capacità di adattamento a peculiari condizioni ambientali. Questa esperienza si evolve attraverso la continua ricerca di miglioramento del ciclo produttivo nell’assoluto rispetto della tradizione e ha portato alla produzione di vini di eccellenza internazionale. La millenaria produzione del vino si riflette nella struttura del paesaggio, che rappresenta il palinsesto entro cui si svolge la filiera vitivinicola. I vigneti, suddivisi in piccoli appezzamenti derivanti dalla parcellizzazione fondiaria medioevale, si fondano con le aziende vitivinicole, con le architetture vernacolari, sorte “spontaneamente” per soddisfare le esigenze del ciclo produttivo, e con i poli urbani commerciali, già nodi mercantili del tardo Medioevo”. Il  sito riconosciuto dall’Unesco è costituito da 6 aree articolate all’interno dei confini delle provincie di Cuneo, Asti, Alessandria e di 29 comuni per un’estensione di 10.789 ettari.

“L’impegno della Provincia sul turismo – ha aggiunto Pulitanò – si inserirà anche nell’evento Expo 2015 in vista del quale è già stata avviata una programmazione turistica con le due Atl della Granda. Saremo presenti ad Expo 2015 come ente insieme alla Regione, parte attiva nell’organizzazione. Valorizzeremo il nostro territorio e cercheremo di mostrare al mondo le nostre eccellenze, la ricchezza paesaggistica, culturale ed enogastronomica del cuneese”.

cs