Il record non è di quelli che fanno piacere, anzi.
L’epidemia influenzale, che ancora non è finita, ha fatto incrementare il numero dei decessi fino al 28 per cento in alcune regioni francesi, tra le quali il PACA.
Il primato, fino a quest’anno, era detenuto dalla stagione invernale 2014/2015 con un incremento della mortalità, su scala nazionale, di 18.500 persone: i decessi direttamente attribuiti a complicanze influenzali furono 12 000.
L’inverno 2016/2017 si sta comportando peggio: al 31 dicembre i morti in più sono 11.400 e nel conto non vi sono quelli di gennaio e soprattutto manca il mese di febbraio, statisticamente il peggiore.
Nel 2015 proprio a febbraio venne registrato il picco, per nulla tranquillizzante, di un + 24%.
L’influenza è la causa più importante della riduzione dell’aspettativa di vita che, nel 2015, per la prima volta dopo parecchi anni, ha iniziato a ridursi.
Si attendono ,ora, i dati complessivi di questa stagione invernale, anche se, da parte degli esperti del Centre Référence Grippe di Lyon giunge qualche timida, buona notizia: il peggio potrebbe essere passato.
Per lo meno al Sud con le temperature che accennano ad alzarsi.