L’impressione è quella di essere in gioielleria, però i prodotti sono esposti sui banchi e si vendono a etti e non a carati! Ci troviamo a Liberation, il mercato di frutta e verdura più frequentato di Nizza: una lunga serie di bancarelle sui due lati di Avenue Malaussena, con il tram al centro che percorre la lunga strada che, cambiato nome in Avenue Jean Medecin, porta a Place Massena.
I prezzi sono alle stelle, cose mai viste fino ad ora. Gli zucchini toccano anche i 6 euro al chilo, anche se la maggior parte dei banchi li propone tra i 3,80 e i 4,50 euro al chilo. Alle stelle anche il costo delle arance e degli agrumi. Soprattutto le clementine italiane, quelle buone, quelle che non sono state colpite dal gelo che le ha rese immangiabili.
In controtendenza le arance maltesi prodotte in Tunisia: ve ne è una sovrapproduzione, il prezzo è basso e…sono pure buone! La ragione: le forti piogge seguite da persistenti ondate di freddo, che hanno compromesso le produzioni spagnole e le copiose nevicate nel Sud Italia.
Risultato: la gente si aggira tra i banchi, guarda i prezzi e rimane interdetta. Alle stelle anche i lamponi e, soprattutto, i peperoni rossi. Certo si potrebbero acquistare i prodotti locali, quelli di stagione, ma non sono più di moda! Cavoli, finocchi, sedano hanno prezzi nella norma, ma gli acquirenti cercano altri prodotti e li pagano cari e salati.
Ora il sole è tornato a splendere sulla Costa Azzurra ed è in miglioramento nel Sud dell’Europa: ci si attende un ribasso dei prezzi dei prodotti, ma ci vorrà del tempo. Come sempre il rincaro è immediato, mentre ci vuole molto di più per tornare indietro. Stessa situazione al mercato alimentare di Cours Saleya che, da sempre, ha avuto prezzi più alti e quindi il rincaro è meno evidente, ma è sensibile ugualmente.