Altre notizie - 14 giugno 2017, 18:00

Via il roaming dall'UE - ma non per il Principato

Da domani il roaming verrà abolito entro l'Unione Europea. Il decreto UE del 2012, tuttavia, non comprenderà il Principato di Monaco: vediamo perché

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La Legislatura UE nº 531/2012 del 13 giugno 2012 approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, riguardante il roaming delle pubbliche comunicazioni mobili entro il SEE (Spazio Economico Europeo), entrerà in vigore domani 15 giugno 2017.

La legge non comprenderà solo i paesi membri dell'Unione Europea, ma anche quelli facenti parte del SEE come la Norvegia. Alcuni paesi non integrati nello Spazio Economico Europeo (come la Svizzera), anche se associati in qualche modo al Trattato di Schengen, come il Principato di Monaco e il Principato di Andorra, non vedranno l'abolizione del roaming. 

Il Trattato di Schengen ha abolito, nel 1995, le frontiere intraeuropee, ed é così che non vi è più nessun visto o dogana tra, ad esempio, Italia e Francia o tra la Francia e il Principato. 

Non è chiaro se l'esclusione del Principato di Monaco dalla legge 531/2012 sia stata imposta dalla Commissione Europea o richiesta dal Governo Monegasco. Sta di fatto che in altri due "microstati europei" (come da diritto UE), San Marino e Città del Vaticano, il roaming verrà rimosso, pur non essendo nel SEE. E sarà lo stesso per Lussemburgo e Liechtenstein, gli ultimi due "microstati europei", essendo loro parte dello Spazio Economico Europeo. 

San Marino e Città del Vaticano sono ovviamente associati al Trattato di Schengen, anche se non firmatari, proprio come il Principato di Monaco. Se San Marino ha ottenuto l'abolizione del roaming, sarebbe quasi inconcepibile che la Commissione Europea abbia negato lo stesso diritto a Monaco. Perfino i DOM (Départements d'Outre-Mer) e i COM (Collectivités d'Outre-Mer) della Repubblica Francese verranno considerati parte integrante della stessa e non ci sarà più, dunque, alcuna tariffa straordinaria.

Sarebbe più probabile, invece, che il Governo Monegasco abbia chiesto di mantenere il roaming nel Principato per proteggere il business locale. Il costo della vita a Monaco, si sa, è molto alto e la discrepanza tra il Principato e qualsiasi città francese al di là del confine è evidente. L'abolizione del roaming avrebbe svantaggiato gli operatori di telefonia locali i cui clienti avrebbero attraversato il confine in cerca di tariffe più economiche.  

Nicola Gambaro