Altre notizie - 03 settembre 2017, 13:36

Manifestazione a Breil in difesa della Cuneo-Nizza: "Non deve tornare ad essere una lumaca"

L’obiettivo è quello di arrivare ad un ampliamento del servizio attuale: più corse ed una velocità di transito adeguata per migliorare i collegamenti

La linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia non deve tornare ad essere una lumaca. E’ questo l’appello unanime lanciato oggi dalla piazza di Breil dai sindaci francesi ma anche dai molti rappresentanti delle amministrazioni italiane, legate a questa importantissima via di collegamento tra Liguria, Francia e Piemonte. 



I francesi fino ad oggi sembravano non intenzionati ad investire ulteriormente, rendendo vano quanto già fatto dall’Italia. L’obiettivo è quello di arrivare ad un ampliamento del servizio attuale: più corse ed una velocità di transito adeguata per migliorare i collegamenti. Su questo aspetto oggi si è aperto un possibile spiraglio. La rappresentante della Regione Paca ha annunciato che il 12 settembre, presso la Prefettura di Marsiglia verrà presentato un rapporto da parte dello Stato francese sulle condizioni della linea e sulla possibilità che si possa percorrere finalmente a 80 km/h.



Intanto da domani stop al traffico ferroviario. Infatti la tratta sarà interessata da dei lavori e pertanto i convogli saranno sostituiti da alcune navette. Il futuro rimane tuttavia incerto ed oggi, soprattutto dalla parte italiana vengono chieste risposte. 



Vicino agli amministratori transalpini della Val Roja erano presenti anche: Fausto Molinari, sindaco di Airole; Silvia Sciandra, vicesindaco di Ventimiglia, Donatella Albano, Senatrice della Repubblica. Non mancavano ovviamente le associazioni. In prima linea c’era proprio Sergio Scibilia il presidente dell’associazione Giuseppe Biancheri da sempre tra i principali promotori per preservare questa linea ferroviaria. Per quanto riguarda il Piemonte c’erano anche il vice sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, il sindaco di Roccavione Germana Avena, quello di Robilante Burzi, Ugo Sturlese per il Comitato in difesa delle ferrovie Locali. 



I lavori termineranno a maggio. Sulla linea verranno fatti molti interventi, principalmente per messa in sicurezza, ma che interesseranno anche i sistemi di comunicazione ferroviaria e telefonica, oltre al posizionamento di numerose reti paramassi. 

“La linea tornerà con un servizio migliore, dopo tanti anni ci sono finalmente i soldi da parte del governo e per di più i lavori inizieranno. Allora perchè siamo qui a manifestare? Cosa manca? - si chiede Sergio Scibilia, presidente dell’associazione ventimigliese Giuseppe Biancheri - Malgrado l’investimento, i lavori e l’impegno manca un tassello fondamentale che si chiama Francia. Abbiamo chiesto alle due senatrici presenti di portare questo tema sul tavolo del Ministero degli Esteri. Bisogna capire come l’Italia possa insediare una forma di monitoraggio dei lavori. Chiediamo che ci diano informazione su come procederanno i lavori. E’ bene che i cittadini siano a conoscenza attraverso una road map aggiornata e pubblica, quindi facilmente consultabile da tutti”.



Da un lato c’è la richiesta di maggior comunicazione, dall’altro l’incertezza per questi mesi. Infatti, da domani i treni saranno sostituiti dalle navette che transiteranno sulla SS20 ma ad oggi non sono ancora indicate con l’opportuna segnaletica le fermate o il percorso. Invece, dal versante francese sono già stati posizionati tutti i necessari cartelli informativi. Tra i cittadini c’è anche grande preoccupazione su come le chiusure del tunnel di Tenda possano influire sull’uso ed il percorso dei mezzi sostitutivi. 

Per Scibilia il problema è anche comprendere quale possa essere il futuro della Cuneo-Ventimiglia, a partire dai finanziamenti necessari. “Chiediamo soltanto che si torni quanto prima ad avere una linea ferroviaria normale. - afferma il presidente dell’associazione Biancheri - Hanno fatto un progetto da 40milioni totale, primo stralcio e ci chiediamo che cosa manchi per tornare alla normalità. Nessuno risponde a queste domande che si pongono i cittadini, ma essere informati è un diritto di tutti noi”.

redazione