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| 24 giugno 2018, 12:38

Sign Gene in Cannes, un successo sulla Croisette

“Sign Gene”, il film d’azione del regista Emilio Insolera con un cast e crew interamente di sordi, sbarca a Cannes. I poteri soprannaturali nascono dalla lingua dei segni.

Sign Gene in Cannes, un successo sulla Croisette

Durante uno degli eventi più glam dell’anno, il Festival di Cannes, tra le big stars Cate Blanchett, Spike Lee, Alice Rohrwacher, Kristen Stewart, Gaspar Noe, brand ambasciatrici Juliane Moore, Jane Fonda, Naomi Campbell a Bella Hadid, varie stars affiancate dai loro partner da Javier Bardem e Penelope Cruz, Paul Dano e Zoe Kazan, John Travolta e Kelly Preston, sul Red Carpet al Palais des Festivals, vediamo illuminare più di tutto i due star nascenti, Emilio Insolera e Carola Insolera. 

Il produttore e attore italiano, Emilio Insolera, al braccio la sua partner, attrice e modella norvegese, Carola Insolera, al suo ingresso nel Red Carpet riceve il pubblico applausi e mani alzate che si agitano come ali di farfalla. La coppia saluta il pubblico e comincia a comunicarsi tra di loro in lingua dei segni, scoppiano i flashes che illuminano la notte fondente di Cannes.

Nato a Buenos Aires da genitori italiani sordi, laureato in linguistica e film alla Gallaudet University a Washington e in comunicazione alla Sapienza di Roma, Insolera è sordo dalla nascita come Carola. «Nel film i sordi sono dei supereroi protettori della mutazione genetica che permette a loro di creare superpoteri, mentre nella vita reale noi sordi siamo protettori della lingua visuale, ciò che ci permette di connettere il nostro essere con la nostra esistenza», ci ha spiegato durante la presentazione del film ’Sign Gene’ all’Italian Pavilion nella Majestic Hotel. Accanto a lui un interprete ha tradotto vocalmente per noi. 

«È un film complesso per il fatto che include vari riferimenti relati alla cultura e storia dei sordi, cosa presente nei materiali accademici ma ignota a molti a livello mediatico. Il montaggio è rapido, psichedelico e il sound design è forte per alcuni. Ogni scelta tecnologica ha valenza simbolica, più connessione le abbiamo una volta comprese le motivazioni».  L’indie film di $25,000 girato con una Sony 3CCD girato tra Italia, Giappone e Stati Uniti, ha come protagonista Tom Clerc (Emilio Insolera), sordo proveniente da una multigenerazionale famiglia di sordi e discendente di Laurent Clerc, celebre scienziato francese che portò la Lingua dei Segni negli Stati Uniti quasi due secoli fa. Tom è portatore di “SGx29”, una potente mutazione di “Sign Gene” e lavora per la Q.I.A. (QuinPar Intelligence Agency) a New York City: una società segreta affiliata al Pentagono, composta da agenti mutanti selezionati. Tom può dotarsi di superpoteri solo tramite l’uso della Lingua dei Segni. Durante una violenta lotta contro un’organizzazione dedicata allo sterminio di mutanti portatori di “Sign Gene”, la 1.8.8.0., guidata dal più accerrimo nemico, Jux Clerc, fratello di Tom, quest’ultimo perde tutti i suoi poteri. Hugh Denison, il capo della Q.I.A. invia Tom ed il suo collega Ken Wong, in missione speciale a Osaka per indagare su diversi crimini compiuti da mutanti sordi giapponesi ed è proprio in quest’ultima azione contro questa gang che scopre che i suoi poteri non sono del tutto persi.

È un film che ha "una voce filmica fresca, unica" e un "potpourri dal ritmo frenetico  di materiali d’archivo combinate con la lingua dei segni e stroboscopiche sequenze d'azione eseguite da un cast di sordi, video effetti simulando granulosità, pellicole graffianti e quel mix sonoro, di cui sopra menzionato,  tutto avvolgente con un risultato finale che si dimostra di essere tanto inventivo quanto potente " ha commentato Los Angeles Times all’annuncio del indie film che si programma a proiettare nelle sale cinematografiche in Italia e all’estero. 

 

rg

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