Eventi - 27 agosto 2018, 16:45

Nizza: presentazione del terzo lavoro di Patrick Moya, con riflessione dell'artista sulla televisione anni '70-'80

L'evento si svolgerà il 1° settembre con introduzione di Florence Canarelli

foto da pixabay

 Sabato 1° settembre, alle 16, in Place de Pins a Nizza, Patrick Moya presenterà la sua terza opera della collezione; l’evento sarà co-organizzato dalla libreria “La Briqueterie”, il concept store “ La Joya” e la casa editrice  “Baie des Anges”.

Questa nuova opera della collezione “ Encyclopédie du Moya Land” presenta una riflessione dell’artista sulla televisione (fine degli anni ’70 e inizio degli anni ’80) con un’introduzione di Florence Canarelli .

Si potrà scoprire con questo lavoro  la maggior parte delle idee che porteranno alle sue opere successive; il vero scopo del creatore è di toccare il più gran numero (se non si otterrà questo risultato, sarà a causa di un’impossibilità storica di disporre di un media sufficientemente efficace che obbliga all’impiego di un supporto inadeguato per un arte di massa); al Music-Hall per la prima volta, la creatura e il creatore si confondono in un unico essere; il 3D avant’epoca, per quanto riguarda le creature della televisione in diretta. “ Ci vengono mostrati personaggi che non sono fermi su un piano (come i poveri Tintin e Milou), bensì appartengono alla 3° dimensione” dichiara  Florence Canarelli, che termina il suo intervento con una riflessione di gran portata, più che mai d’attualità “ i media dell’informazione trasformano tutto in creature. Per la prima volta nella storia dell’arte, la creatura è senza creazione

L’autore, Patrick Moya, performer e artista numerico, cerca di essere dappertutto, erigendo in Asia grandi sculture in acciaio o modellando con l’argilla in Italia delle ceramiche con le lettere del proprio nome, passando delle spazzole al computer, delle serate tecno presso i muri di una cappella, dall’arte contemporanea all’arte numerica, dalla vita reale al mondo virtuale… un’andatura invasiva e unica che usa come pretesto il suo nome e la sua immagine “L’encyclopédie du Moya Land”

cs