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Altre notizie | 19 settembre 2018, 07:00

Regolamentazione dei velo taxi a Nizza, tutto ancora in alto mare

Stop della Prefettura al provvedimento del comune che regolamentava i velo taxi e obbligava a pubblicizzare le tariffe

Velo taxi a Nizza

Velo taxi a Nizza

Costituiscono sicuramente un interessante servizio per i turisti, ma si sono rivelati anche pericolosi perché compiono peripezie fra i pedoni lungo la Promenade des Anglais. Il loro numero sta crescendo e il comune di Nizza aveva imboccato la strada per la loro regolamentazione.

Con una lettera, il Prefetto delle Alpi Marittime ha informato Christian Estrosi, Sindaco di Nizza, della sua opinione sfavorevole quanto alle procedure di cui si voleva dotare la città di Nizza per regolare l'attività dei velo taxi, precisando in particolare che l'attuale convenzione costituirebbe una restrizione alla libertà del commercio.

L'attività dei velo taxi si è sviluppata rapidamente e anarchicamente negli ultimi anni, causando in particolare una congestione lungo le strade ed anche truffe nei confronti dei turisti.

Il consiglio municipale del 7 giugno 2018 ha quindi approvato all'unanimità la scelta di un gruppo di quattro società di Nizza, a seguito di una consultazione pubblica con norme specifiche in materia di parcheggi, massima numero di veicoli utilizzabili e pubblicità delle tariffe praticate.

Questa la dichiarazione di Christian Estrosi, sindaco di Nizza, allo stop imposto dal Prefetto: "Mi dispiace che i servizi statali non abbiano considerato favorevolmente un percorso per ora inedito in Francia, ma che avrebbe potuto portare ad una soluzione duratura a questa situazione.

Non posso tollerare comportamenti che ostacolano l'attrattiva turistica della nostra città e mettono in pericolo i pedoni. Le compagnie straniere di velo taxi oggi ingombrano la strada pubblica, non rispettano le regole del codice della strada e praticano tariffe proibitive, pari a diverse decine o addirittura centinaia di euro per alcuni chilometri!

Credo che dobbiamo impegnare tutte le procedure legali per porre fine a questi comportamenti. Sono fortemente in disaccordo con l'argomentazione secondo la quale la convenzione proposta dal comune di Nizza costituisca una restrizione alla libertà degli scambi.

La libertà di ognuno si ferma dove inizia quella degli altri. Ho quindi proposto al Prefetto delle Alpi Marittime di lavorare di nuovo insieme e al più presto sulla procedura proposta dalla città di Nizza ".  

Beppe Tassone

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