Business - 22 febbraio 2019, 11:16

Lavori Emergenti: tendenze del 2019

Le professioni del futuro sono, in parte, già il presente e questo 2019 si presenta pieno di novità anche molto alternative rispetto al classico mondo del lavoro al quale siamo abituati

Nel mercato del lavoro attuale è naturale che molte persone si chiedano quali possano essere i nuovi sbocchi lavorativi disponibili. Le professioni del futuro sono, in parte, già il presente e questo 2019 si presenta pieno di novità anche molto alternative rispetto al classico mondo del lavoro al quale siamo abituati.

È stato dimostrato che chi si trova oggi a scuola in futuro svolgerà un lavoro che ancora non esiste nel 65% dei casi. Ciò è dovuto anche al fatto che molti mestieri scompariranno nel corso del tempo, proprio a causa di quelle stesse tecnologie che porteranno nuovi sbocchi professionali.  I settori più colpiti in tal senso saranno quelli dei ruoli amministrativi e dei lavori manuali.

Vista una situazione simile, come si fa a scegliere oggi la formazione da fare per assicurarsi l’accesso al mondo del lavoro domani? Difficile dare una risposta, ma si può dire in base a dati concreti che i settori trainanti dell’economia italiana in questo momento sono:

·         Digital: qui sono impiegate 267 mila persone in settori come Big Data, intelligenza artificiale, internet of things.

·         Eco-Sostenibilità: settori come la Green Economy e la Blue Economy offrono circa 581 mila posti di lavoro in questo momento.

·         Patrimonio Culturale: ci sono oltre 455 mila persone impiegate nel settore turismo, educazione e industria culturale.

I nuovi sbocchi digitali

Per il futuro però si prevede che i principali sbocchi lavorativi deriveranno dal settore del Digital e in particolare per tutto quello che riguarda il mondo del web. Basti pensare al boom dell’E-commerce che ormai è diventato un modo comune di fare acquisti che si affianca e spesso supera l’acquisto di beni in negozi “fisici”.

La trasformazione digitale coinvolge sempre più settori compresa l’industria musicale, dove ormai da tempo si è detto addio a cassette e cd per ottenere musica su piattaforme digitali, streaming con distribuzione e marketing online.

Il digital nei mercati finanziari

Anche il settore finanza ha conosciuto la sua trasformazione in digitale. Sempre meno persone si recano in banca o in borsa nella maniera tradizionale per fare i loro investimenti, ormai le azioni e molti altri tipi di asset si negoziano direttamente in rete.

In particolare, in questo settore è nata una nuova figura: quella del trader digitale. Si tratta dell’operatore finanziario tradizionale, ma con la grande differenza che svolge i suoi compiti in maniera del tutto digitalizzata e autonoma, senza il ricorso a intermediari fisici.

Grazie alle buone prospettive di profitto e alla relativa semplicità di ingresso, sempre più persone si domandano come si fa a dinvetare trader nel mondo della rete. Non a caso stanno nascendo sempre più corsi di formazione per imparare le basi del trading e tutti i concetti fondamentali, sono ormai sparsi un po’ dappertutto in giro per l’Italia.

Parliamo di eco-sostenibilità

Tematica sempre più calda ormai è anche l’eco-sostenibilità che nell’arco di quest’anno potrebbe arrivare a richiedere circa 350 mila posti di lavoro. Questa richiesta è dovuta a fattori importanti come la riorganizzazione delle filiere produttive dove servono moltissime energie da mettere in campo.

La Green Economy è uno dei fattori di maggiore competitività per il nostro Paese perché sarà sempre di più uno spazio di inserimento per i giovani, laddove oggi il mercato del lavoro ristagna forse nei nuovi centri di produzione biologica risiede la soluzione del problema.