Ambiente - 09 marzo 2019, 10:00

E' l'ora di pensare a balconi, finestre e terrazze: fiori e non solo...

Si notano sempre di più vasi con verdure, erbe aromatiche, menta, salvia e persino qualche fico d’india

Maison Fiol, Nizza

Ne parlano sempre più spesso quanti condividono la passione per i fiori e le piante in terrazza. I balconi, a primavera, si colorano: tanti fiori, tanti colori e il piacere di vedere le api che si abituano al posto e vengono a “pasteggiare” ogni giorno.

Sta emergendo, peraltro, un fatto nuovo, una novità: a Nizza stanno cambiando le abitudini, molti si convertono alle verdure, alle erbe aromatiche, alla menta, alla salvia, qualcuno anche ai fichi d’india e ai pomodori.

Orti “fai da te” che “nascono” sulle terrazze, al sole della Costa Azzurra, che rimpiazzano gerani e piante grasse: si vedono i “prodotti” crescere e maturare, poi si ha pure la soddisfazione di gustarli, magari con gli amici.

A coltivare questo hobby sono sempre di più a parecchi hanno un medesimo punto di riferimento, un negozio nel Vieux Nice, a pochi passi dal Tribunale, in rue Alexandre-Mari 10, dove si possono trovare sacchettini di sementi, di tutti i tipi. Varietà infinite di pomodori e di zucchini, di insalata e di piante aromatiche.

Centinaia di cassettini nei quali “riposano” i semi in attesa di essere trasferiti in qualche orto o in qualche vaso insieme con altrettanti sacchettini colorati. Il costo è minimo e l’orto di casa è bell’è fatto. Occorrerà solo attendere e sperare di possedere il pollice verde e non aver commesso qualche “bêtises”.

Per il resto…saranno l’acqua, il sole e la natura a fare il loro gioco. Questo vero e proprio “santuario” dei sementi più vari si trova alla Maison Fiol, una bottega che è aperta dal 1890 e che ha visto trasformare la propria clientela.

Raccontano i titolari che, di padre in figlio, si sono trasmessi la passione per il giardinaggio e per i fiori che prima si vendevano sacchi di sementi da 25 o da 50 chilogrammi, ora hanno dovuto attrezzarsi per rispondere agli hobbisti.

Che sono forse molto più esigenti, che s’informano sui sementi, anche i più strani e già pregustano una cenetta “fatta in casa” anche nei prodotti.  

Beppe Tassone