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Business | 13 luglio 2019, 04:28

È giusto tassare le scommesse online per dare nuova linfa al calcio italiano?

È questa la proposta di legge che, se approvata, potrebbe risollevate il calcio italiano dopo le perdite legate allo stop del campionato di Serie A

È giusto tassare le scommesse online per dare nuova linfa al calcio italiano?

Nuova linfa al calcio italiano tassando le scommesse sportive. È questa la proposta di legge che, se approvata, potrebbe risollevate il calcio italiano dopo le perdite legate allo stop del campionato di Serie A per le circostanze legate al coronavirus o COVID19.

Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo giocato una schedina, scommettendo sul risultato finale delle partite nella speranza di agguantare la vincita finale. Ma il mondo delle scommesse sportive negli ultimi anni è cambiato a 360°gradi, questo grazie all'avventarsi di internet che ha permesso ai giocatori di fare le loro scommesse seduti comodamente sul loro divano.

Questa facilità di accesso che hanno i giocatori cercando i migliori siti di scommesse, ha permesso a questo settore di avere una crescita esponenziale che, legata alle sponsorizzazioni, ha permesso alle scommesse sportive online di creare un giro d'affari pari a diversi miliardi di euro.

Proprio da ciò nasce l'idea della FIGC di creare un fondo "salva calcio" che andrebbe ad immagazzinare l'1% sulle scommesse sportive; questo al fine di aiutare il calcio italiano a risollevarsi economicamente dopo il brusco arresto legato alla situazione di confinamento obbligatoria dettata dal coronavirus.

Diverse realtà calcistiche rischiano il crollo

Il coronavirus non ha portato con sé unicamente morte, contagi e confinamento sociale, ma ha portato con sé anche una crisi economica che inevitabilmente andrà a pesare su tutto il panorama mondiale, compreso il calcio. A sentire maggiormente la crisi saranno soprattutto le piccole realtà del calcio italiano, quelle società che già prima della crisi avevano un fatturato annuale basso; tale fatturato rischia di scomparire se non si aiutano queste piccole realtà calcistiche.

Il fatturato di una società di calcio è legato alla vendita di magliette, alla vendita di biglietti per le partite, alla vendita dei diritti televisivi ai canali tv come Sky o Dazn, alle sponsorizzazioni, alle eventuali vendite dei giocatori e ai premi legati alle vittorie delle partite e dei campionati.

Tutti questi elementi sono ciò che compone le entrate di una società calcistica, entrate che andrebbero normalmente a coprire le spese della società legate agli stipendi dei calciatori e dello staff, dal magazziniere all'allenatore, le spese legate al materiale necessario per condurre gli allenamenti, le spese di trasporto e mantenimento dello stadio e delle strutture necessarie alla società per poter giocare a calcio.

Quindi, in mancanza di tali entrate, le società si ritrovano con un cumulo di spese altamente gravoso, rischiando nei casi più gravi il fallimento della società. Con l'arrivo del coronavirus e l'improvviso blocco delle attività, molte realtà del calcio italiano si sono trovate sulle spalle un ammontare di spese davvero gravoso, con il quale rischiano di non poter riprendere le attività dopo la fine della pandemia.

Il paracadute della FIGC per evitare il fallimento del calcio italiano

La Federazione Italiana Gioco Calcio, con una mossa anticipata, ha quindi deciso di instaurare un fondo salva calcio presentando venerdì al governo una proposta di legge legata alla tassazione delle scommesse sportive per quanto riguarda i diritti d'autore.

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, in un'intervista rilasciata a Radio Cusano Tv, ha spiegato con quale ottica è stata presa la decisione di presentare la proposta al governo, queste le sue parole: "Non possiamo chiedere soldi al governo perché sappiamo benissimo che ci sono altre priorità in questo momento. Chiediamo però la costituzione del fondo con risorse della FIGC, che farà sacrifici importanti in questo momento, e risorse che devono derivare dalle scommesse sportive".

Che cos'è l'1% sui diritti d'autore? Nel mondo delle scommesse le società rilasciano i loro diritti d'autore alle società di scommesse per poter essere sponsorizzati. Questo 1% rappresenta circa 104 milioni di euro in un momento di normale attività.

Per quanto riguarda invece il mondo delle scommesse legate al calcio, questo 1% è arrivato a toccare circa 10,4 miliardi di euro. Una cifra non indifferente che già altre federazioni come quella francese e l'NBA di basket hanno già richiesto per costituire un fondo salvezza per le società che militano nei rispettivi campionati.

Il meccanismo salva calcio

Costituire un fondo salvezza permetterà di evitare gravi perdite, infatti secondo il presidente del LND, Cosimo Sabilia, si rischierebbe di perdere fino al 30% delle società che compongono il panorama calcistico italiano, sia professionisti che dilettanti in caso non venisse costituito questo fondo.

Il calcio, oltre ad essere un divertimento ed uno svago per molti, è anche un importante motore per l'economia italiana in generale; perdere il 30% di questa realtà significherebbe andare a gravare ulteriormente sull'economia di questo paese. Tassare o meglio richiedere l'1% dei diritti d'autore sulle scommesse aiuterebbe a creare quel paracadute economico che eviterebbe il crollo del calcio.

Nonostante, però, questo imminente pericolo che potrebbe colpire il calcio italiano, il governo e il Presidente del Consiglio Conte sembra non vogliano approvare la costituzione di tale fondo. L'idea del governo sarebbe quella di raddoppiare i fondi destinati al calcio da 50 a 100 milioni.

Richy Garino

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