Il fatto ha dell’incredibile: il 21 dicembre dello scorso anno (a quattro giorni dal Natale) i ragazzini che entrano in campo assieme con gli atleti primo di ogni i contro di Ligue 1, indossano le cuffie di Babbo Natale.
Un’idea che va dallo scontato al simpatico, nulla di strano, del resto né i calciatori del Nizza, né quelli del Tolosa e nemmeno i dirigenti accompagnatori hanno nulla da dire.
Foto di rito a centro campo e poi i ragazzini con le loro cuffie raggiungono i bordi del campo.
Tutto lì?
No, perché in questi giorni è giunta al Nizza una multa di 2 mila euro, comminata dalla Lega, per l’abbigliamento non conforme dei ragazzini che, stando al regolamento, dovevano presentarsi in campo vestiti come i calciatori e questi ultimi non indossavano le cuffie.
La multa ha avuto anche un’istruttoria: alla richiesta della Lega alla società nizzarda sulle ragioni del “bonnet” indossato dai ragazzini, la risposta data dal club rossonero non deve essere piaciuta:”Perché il 25 dicembre è Natale!”.
Ora sulle reti sociali e sul quotidiano Nice Matin i tifosi si sbizzarriscono e i commenti si moltiplicano.
La realtà resta quella che la fotografia mostra: dei ragazzini che accompagnano i 22 giocatori in campo indossando delle cuffie rosse, nulla di strano, del tutto normale a pochi giorni dal Natale.
Difficile dire se faccia più ridere la sanzione o il ragionamento contorto che devono aver fatto i responsabili della Lega per comminare la muta che, detto per inciso, è “con la condizionale”.
Basterà non ripetere la cosa fra un anno, ma a Nizza qualcuno sostiene che quel giorno a portare le cuffie di Babbo Natale saranno in tanti, anzi in tantissimi, magari anche quelli della Lega, se avranno compreso che questa volta proprio l’hanno fatta fuori dal vaso!