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Altre notizie | 01 aprile 2020, 06:35

Francia e Principato di Monaco prorogano il coprifuoco. A Mougins sono 19 i morti nella casa di riposo e scoppiano le polemiche

Tante iniziative a favore di anziani e persone vulnerabili. Problemi con l’idroclorochina, invito a non lasciarsi andare al fai da te. I dati dell’epidemia

Mougins, la casa di riposo La Riviera

Mougins, la casa di riposo La Riviera

La Prefettura delle Alpi Maritime, allo scoccare del 31 marzo, ha prorogato fino al 15 aprile il coprifuoco imposto nelle località rivierasche e in quelle di popolazione superiore ai 10 mila abitanti del Dipartimento delle Alpi Marittime.
Il provvedimento che sta dando i suoi frutti e vieta di uscire di casa, se non per ragioni specifiche e documentate, dalle 22 di sera alle 5 del mattino seguente.

Le località interessate al provvedimento sono: Nizza, Cannes, Antibes, Cagnes sur Mer, Grasse, Le Cannet, Menton, Saint Laurent du Var, Vallauris, Mandelieu la Napoule, Mougins, Vence, Villeneuve Loubet, Beausoleil, Valbonne, Roquebrune-Cap-Martin, Carros, La Trinité, Théoule sur Mer, Villefranche sur Mer, Saint Jean Cap Ferrat, Beaulieu sur Mer, Eze e Cap d'Ail.
In serata anche il Governo del Principato di Monaco ha prorogato al 15 aprile il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Continua il dramma a Mougins, dove nella casa di riposo La Riviera si contano ormai 19 morti: l’Agenzia Regionale della Salute ha aperto un’inchiesta e intanto si stanno facendo i rilievi per comprendere le cause della morte degli anziani. Protestano le famiglie dei deceduti che affermano di aver conosciuto quanto accaduto dai giornali e anticipano delle denunce alla magistratura, mentre France 3 riporta la notizia che, sui certificati di morte degli anziani, risulterebbe scritto “Covid-19 suspicion”.

Nascono anche iniziative spontanee: a Nizza un gruppo di giovani del Vieux Nice, “Babazouk” in nizzardo, hanno appeso volantini per informare gli abitanti anziani e quelli vulnerabili che si mettono a loro disposizione per acquisti, commissioni e per altre esigenze.

Il Covid 19 ha ucciso Jean-Charles Nègre, un politico nativo di Nizza, di origine italiana, che era stato leader del sindacato CGT e del PCF, aveva 71 anni: la sua carriera politica si era sviluppata a Montreuil nell’Île-de-France.

Sono sorti i primi problemi relativamente alla sperimentazione dell’hydroxychloroquine nella cura del Covid 19. Sarebbero stati riscontrate problematiche cardiache in alcune persone che avrebbero assunto il farmaco, lo ha comunicato il Professor Milou Daniel Drici, del CHU di Nizza. L’invito è quello di astenersi dall’assumere il farmaco come automedicazione.

Ieri sera sono stati resi noti alcuni dati relativi all’epidemia e altri sono stati oggetto di una conferenza stampa.
Dal 21 gennaio 2020, 52.128 casi di COVID-19 sono stati accertati (+7.578 nuovi casi rispetto al 30/03), comprensivi di 3.523 decessi.

Il bollettino della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur informa che numero delle persone infettate dal coronavirus Covid 19, alla data del 31 marzo, è di 5.078 (+1.261 rispetto all’altro ieri). Resi noti i numeri dei ricoverati in ospedale che sono 1.321 di cui 321 in rianimazione. Il totale dei morti nella regione è salito ad 104.

Nel Dipartimento delle Alpi Marittime, alla data del 31 marzo le persone ricoverate in ospedale sono 132 di cui 34 in rianimazione. Le persone decedute sono 23 e quelle dimesse 124.

Nel Principato di Monaco sono 3 i nuovi casi, il totale delle persone positive al Covid-19 sale così a 52 delle quali 2 guarite. Le persone ricoverate in ospedale sono 11 delle quali 2 in rianimazione. Il numero dei deceduti resta fermo a 1.  


Beppe Tassone

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