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Altre notizie | 09 aprile 2020, 19:00

Morti nelle case di riposo francesi, partono le prime denunce, ipotizzati l’omicidio involontario ed altri due reati

Sono 4.047, a ieri, le persone decedute ed oltre 30 mila quelle positive al Covid 19. Ipotizzate anche la messa in pericolo della vita altrui e la mancata assistenza a persona in pericolo

Mougins, casa di riposo "La Riviera"

Mougins, casa di riposo "La Riviera"

Al di là della pietà sono i numeri a raccontare una storia pietosa: in Francia, nelle case di riposo, gli anziani, vittime del Covid 19, che non ce l’anno fatto erano, alla data di ieri, 4.047 e le persone positive oltre 30 mila.

Numeri che nascondono storie individuali, purtroppo molte simili tra loro: prima risposte rassicuranti ai parenti, “tutto bene”, “nessun problema”, poi una chiamata, se non addirittura un sms giunto magari alle prime luci dell’alba, per comunicare che il loro parente, il nonno, la mamma, il papà, il marito, la moglie, con ce l’ha fatta.

Non vi è solo Mougins, dove il numero dei deceduti è giunto a 34, sono decine le case di riposo che hanno vissuto lo stesso dramma, che si sono trasformate in un luogo nel quale il virus, è passato di anziano in anziano, di carrozzina in carrozzina fino a provocare la morte di tante persone ospiti delle strutture.

“Non sono stati fatti i tamponi”, “hanno preso sotto gamba la situazione”, “hanno tenuto nascosto tutto, senza avvisare le autorità”, basta leggere i giornali francesi e le affermazioni dei parenti ed anche di qualche operatore si assomigliano tutte.

Mentre si continua a morie, partono intanto i primi ricorsi alla magistratura.
A Mougins un avvocato, per conto di due famiglie, sta predisponendo un esposto al tribunale di Grasse, competente territorialmente.

E’ lo stesso avvocato Fabien Arakelian, in un’intervista a Nice Matin, ad anticipare le ipotesi di reato che sottoporrà ai giudici della Costa Azzurra: “Omicidio involontario, messa in pericolo della vita altrui e mancata assistenza a persona in pericolo”.

Ci vorrà del tempo, poi la giustizia farà il suo corso, almeno in Francia nessuno ha ancora proposto di varare una legge che “copra tutto”, intanto nelle case di riposo si continua a morire.


Beppe Tassone

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