Non è un contrordine, ma un invito a fare attenzione ai prodotti utilizzati e a moderare l’uso di sostanze che potrebbero recare danni all’ambiente senza rivelarsi utili per combattere l’epidemia di coronavirus.
Due ministri francesi, Élisabeth Borne che ha la delega alla Transition écologique e Jacqueline Gourault che regge la Cohésion des territoires hanno raccomandato molta attenzione alle autorità locali quando intervengono per la disinfezione delle strade.
Secondo le due rappresentanti del governo francese non risulterebbero prove dell’efficacia di tali misure, con particolare riferimento a particolari sostanze che potrebbero essere utilizzate.
Una raccomandazione che prende spunto da una nota dell’Haut Conseil de la Santé Publique (HCSP) che il 4 aprile ha formulato, in materia, un parere che conclude con un draconiano: “Non esiste alcun argomento scientifico per l'efficacia di tale misura nel prevenire la trasmissione di SARSCoV-2. Pur rilevando il suo impatto psicologico sulla popolazione si raccomanda di non attuare una specifica politica di pulizia o disinfezione per le strade, ma di continuare a fornire una pulizia ordinaria, utilizzando dispositivi di protezione professionali”.
I ministri hanno sottolineato come "l'uso massiccio di disinfettanti all'aria aperta può determinare effetti, diretti o indiretti, sulla salute e sull'ambiente", con particolare riferimento allo scarico delle acque ed a quelle piovane che giocoforza finiscono nei depuratori, nei fiumi e in mare.