Fashion - 14 dicembre 2020, 10:00

Al lavoro, lungo il Quai des Etats Unis

Omar Logang, “pittore nomade” perché sa prendere spunti ovunque si trovi, donando luce, profondità e introspezione ai suo dipinti, è stato “sorpreso” dal curioso obiettivo di Ghjuvan Pasquale

Omar Logand fotografato sul Quai des Etats Unis da Ghjuvan Pasquale

Omar Logand fotografato sul Quai des Etats Unis da Ghjuvan Pasquale

La curiosa macchina fotografica del nostro Ghjuvan Pasquale ha sorpreso Omar Logang, artista di origine sudanese, intendo ad immortalare uno scorcio di Nizza lungo il Quai des Etats Unis.

L’artista ama definirsi “pittore nomade” perché sa prendere spunti ovunque si trovi, donando luce, profondità e introspezione ai suo dipinti.

Pitture di grande formato, di un artista molto quotato, che unisce lo spirito africano, la passione del Mediterraneo, con i colori tipici della Costa Azzurra.

Alcuni critici hanno scomodato Matisse, Renoir, Cézanne: è la quiete dei quadri di Logang che balza evidente nelle sue opere, che rapisce con i colori del cielo e del mare, che invita alla riflessione.

L’artista si presenta con il suo inconfondibile cappello, sembrerebbe un turista se non lo si vedesse appassionarsi nel presentare le opere, nel sottolinearne i particolari, nell’evidenziarne i colori.

Non è inconsueto incontrarlo, con la sua tavolozza, i pennelli e i colori mentre dipinge, lungo la Promenade des Anglais o in alcuni scorci di Nizza: i suoi quadri catturano la luce della Costa Azzurra e la propongono quasi fosse vera e i colori ed il pennello una sorta di vetro che non deforma la realtà.












Beppe Tassone

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