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Altre notizie | 13 agosto 2020, 07:00

Costa Azzurra: il Covid non fa sconti e il Dipartimento presenta ora un rischio “moderato”

Nel Dipartimento di Nizza, il numero di nuovi casi diagnosticati negli ultimi sette giorni è stato di 28 per 100 mila abitanti. Oltre alle Bouches-du-Rhône, nel PACA aumenta il rischio anche nel Var e nella Vaucluse

Promenade des Anglais, Nizza

Promenade des Anglais, Nizza

Lo ha ufficializzato l’Agenzia Regionale della Salute della Région Provence-Alpes-Côte d’Azur: come il nostro giornale aveva anticipato, da ieri alcuni Dipartimenti hanno visto crescere il livello di rischio.

A causa della recrudescenza epidemica di Covid 19, tre Dipartimenti del PACA sono passati da rischio “limitato” a “moderato”: si tratta della Vaucluse, del Var e delle Alpes-Maritimes.

Nel Dipartimento di Nizza, il secondo per afflusso turistico in Francia dopo Parigi, il numero di nuovi casi diagnosticati negli ultimi sette giorni (tasso di incidenza) è stato di 28 per 100 mila abitanti.
L'aumento dell'incidenza osservato riguarda soprattutto la popolazione di giovani adulti (20-40 anni) con un tasso di 57 per 100 mila abitanti.

Il numero di test e di massicce campagne di screening è stato quasi triplicato: da 5.177 test a settimana alla fine di giugno a oltre 13.600 all'inizio di agosto, merito soprattutto dei tamponi gratuiti che vengono proposti a tutta la popolazione a Nizza. Si rileva anche un aumento complessivo del tasso di positività, che ha raggiunto finora la soglia del 2,2%.

Nel Var, con Saint Tropez sotto la lente dopo numerosi casi nell’ultima settimana, il numero di nuovi casi diagnosticati negli ultimi sette giorni (tasso di incidenza) è di 20 ogni 100 mila abitanti.
Anche in questo Dipartimento l’aumento dei contagi riguarda soprattutto la popolazione della fascia tra i 20 e i 40 anni, con un tasso di 51 per 100.000 abitanti.

In una situazione come questa, in costante aggravamento, a ieri sono 28 i comuni nei quali sono stati adottati provvedimenti che rendono obbligatoria la mascherina.

Che la situazione sia poco allegra, a Nizza, lo si denota anche dalla conferenza stampa del Presidente della squadra di calcio locale a dieci giorni dall’inizio del campionato di Ligue 1 che, per i rossoneri, avrà l’avvio fra le mura amiche contro il Lens.

Il Nizza rinuncia alla facoltà di ammettere fino a 5 mila spettatori e giocherà a porte chiuse la prima partita di campionato.

Il Presidente Jean-Pierre Rivère, a margine della presentazione di due nuovi acquisti ha annunciato che: “Abbiamo appena preso la decisione di giocare la prima partita contro il Lens a porte chiuse. Siamo purtroppo in una regione in cui la pandemia si sta diffondendo. Anche perché abbiamo tanti abbonati e avremmo reso molti insoddisfatti dovendo scegliere solo 5.000 persone. È stata una decisione terribile da prendere, non la prendiamo con piacere. La prossima partita contro il PSG si svolgerà un mese dopo e avremo il tempo di valutare perché non vediamo l'ora di trovare uno stadio pieno!".

In ogni caso il campionato, almeno a Nizza, riparte esattamente come si era chiuso quello precedente: a porte chiuse.

Un segnale in più della difficoltà del momento, con il timore di misure ulteriori che potrebbero essere adottate dalle autorità francesi ed anche da quelle di altri Stati.
A questo proposito, proprio due giorni fa, un volo partito da Nizza con destinazione Oslo ha visto tutti i passeggeri posti in quarantena dopo le misure adottate dal governo scandinavo nei confronti delle persone provenienti dalla Francia.



Beppe Tassone

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