Business - 31 dicembre 2020, 08:00

Recovery plan: ecco i progetti di Estrosi per Nizza

Chiesti al governo due miliardi di euro da investire in citta. Una “lista della spesa” che spazia in diversi settori. La trasformazione della città nei progetti presentati dal Sindaco

Recovery plan: ecco i progetti di Estrosi per Nizza

Senza tanti giri di parole, Christian Estrosi reclama 2 miliardi di euro per il rilancio di Nizza e della Métropole dopo il disastro del Covid e per preparare il territorio alle nuove sfide di una società e di un’economia in rapida trasformazione.

Non una richiesta “generalizzata”, ma supportata da progetti che verranno trasmessi al Prefetto perché, a sua volta, li esamini e li invii al governo francese.
Si tratta del “Recovery Plan”, un piano per la ripresa con tutti i crismi della concretezza.

Prima una premessa: in Francia sono stati stanziati, come piano di rilancio, 100 miliardi di euro, buona parte di provenienza europea ed ora tocca ai territori trasmettere la propria “lista della spesa” corredata da costi e da elementi tecnici a supporto.

Nizza, non era difficile immaginarlo, non si è fatta cogliere impreparata.
La città e la Métropole già hanno investito 60 milioni di euro per una prima risposta, anche strutturale, all’attuale crisi scatenata dal Covid 19, ma i progetti e le idee sono chiare sul “cosa fare” e soprattutto sui finanziamenti da chiedere.

La lista spazia su diversi settori, con progetti che in parte già sono finanziati dal territorio stesso, dalla Regione PACA o dall’Europa: i fondi governativi darebbero ulteriore impulso e velocizzerebbero la realizzazione.

Quando si tratta di “ripresa” la velocità, sia sotto il profilo degli investimenti, sia sotto quello della creazione di posti di lavoro e della concorrenzialità con altri territori sono essenziali.
Chi prima arriva…bene alloggia!

Quali sono i progetti sui quali “punta” Nizza?
Gli obiettivi da perseguire, ha sottolineato Christian Estrosi nel corso di una conferenza stampa, perseguono 4 obiettivi essenziali:

  • Trasformazione ecologica;
  • Rafforzamento della competitività;
  • Politica culturale;
  • Coesione sociale.


Questi i progetti per i quali è richiesto il finanziamento governativo

Igiene e gestione dei rifiuti

  • Impianto di valorizzazione dei rifiuti (200 milioni);
  • Impianto di depurazione delle acque Haliotis (300 milioni di euro);
  • Sistemazione energetica degli edifici (50 milioni di euro) tra scuole, piscine, uffici amministrativi;

 
Mobilità sostenibile e verde

  • Elettrificazione del materiale rotabile e ampliamento delle Ligne 1 del Tram (fino a Drap con nuove stazioni all’Ariane e a La Trinité) e della Ligne 3 (34 milioni di euro);
  • Piano metropolitano ciclabile;
  • Installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici;
  • Sviluppo dell’idrogeno verde (stoccaggio, navette marittime, autobus e veicoli);


Agricoltura - 15 milioni di euro

  • Progetto del nuovo Mercato Generale (MIN) e strutturazione filiera agricola eco-esemplare che favorisca le produzione del territorio.

Economia circolare

  • Realizzazione di una rifiuteria con area di riciclaggio dei rifiuti all’Ariane
  • Rafforzamento della competitività delle imprese del territorio
  • Creazione del Pôle Entrepreneurial de Carros (OIR Industries du Futur), la forza trainante della politica di ripresa economica attraverso la creazione di un polo di innovazione industriale (specializzato nell'eco-industria), un centro di servizi alle imprese e nuovi spazi immobiliari per artigiani e industriali (circa 20 milioni di euro)
  • Ri-qualificazione delle aree di attività economica mediante interventi di ecologia industriale territoriale
  • Sviluppo di un piano per lo spostamento delle merci con un progetto di logistica urbana strutturale
  • Interventi di rimessa a norma del Centre de Formation des Apprentis de la Métropole: 2,9 milioni.

 
Politica culturale

  • Campus des métiers de l’audiovisuel negli Studio della Victorine, creatore di posti di lavoro su scala metropolitana (costo stimato: 45 milioni di euro)
  • "Piano museale" e ristrutturazione dei musei Matisse, Chéret e MAMAC: 20 milioni di euro, con progetti ambiziosi e innovativi
  • Realizzazione di una nuova grande sala per il teatro a Nizza e modernizzazione dell’Opera


Coesione sociale

  • Case di riposo e strutture sociali di assistenza del XXI secolo a Nizza Meridia (48 milioni di euro)
  • Nuova fase di recupero di aree abitative degradate in Rue Trachel e de Rue Reine-Jeanne
  • Riconoscimento del quartiere Liserons come area di interesse nazionale (e non più regionale come attualmente) per quanto concerne il recupero;
  • Ristrutturazione energetica degli edifici
  • Ristrutturazione di edifici pubblici


Grandi interventi

  • Realizzazione del futuro parco dei congressi e delle esposizioni (costo 240 milioni di euro)
  • Realizzazione di un polo oncologico.

Una lista della spesa di 2 miliardi di euro, ora la palla passa al governo francese, ma almeno una cosa è certa: a Nizza le idee chiare le hanno davvero!
 





Beppe Tassone

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