Business - 28 settembre 2020, 07:00

Costa Azzurra: il turismo d’affari segna il passo

Senza congressi, meeting e saloni viene a mancare l’elemento trainante per il settore durante l’autunno

Hotel Negresco, Nizza

Il Salon du livre di Nizza, il Cannes Yachting Festival e il Salon international du
Tourisme de luxe di Cannes: si tratta solo di tre delle tante manifestazioni che sono state rinviate e che erano originariamente previste per questo periodo.

Il turismo di affari segna il passo: quasi tutte le manifestazioni sono state annullate, i seminari e gli incontri organizzati da decine e decine di ditte, alla ripresa autunnale, proprio in Costa Azzurra con centinaia di partecipanti, quest’anno non vi saranno.

Si tratta di un effetto, particolarmente grave, della pandemia da Covid 19: se ne rendono ben conto, a Nizza e sulla Costa, gli imprenditori che, dopo un discreto volume di presenze registrato ad agosto (con l’88% dei posti occupati negli hotel) ora devono far fronte ad un autunno che è privo del proprio elemento caratterizzante, quello del turismo di affari.

Nizza, Cannes, Monaco e Antibes ospitavano ogni anno moltissimi eventi di rilievo internazionale (circa 200 eventi professionali) grazie anche alla presenza di strutture in grado di accogliere un vasto pubblico. Il Grimaldi Forum a Monaco (2000), il Palais des Congrès di Cannes (1982) il Palais des Exposition di Nizza (1950) e il polo tecnologico di Sophia Antipolis (1970), sono da sempre stati un riferimento per questo segmento del mondo del turismo.

Una perdita non da poco, anche perché i partecipanti a seminari, meeting, conferenze erano tra i turisti più disposti a spendere e assicuravano al territorio una ricaduta notevole.
Quest’anno, invece, le varie sale conferenze, rimarranno tristemente chiuse e l’assenza di introiti da questa importante branca del turismo si fa sentire in modo pesante.

Le previsioni sono catastrofiche, confida Jurgen Doise, responsabile del NH Nice Hotel, tutti i seminari sono stati cancellati, così come i congressi”.  La conclusione è la stessa per tutti: preoccupazione e rinvio degli investimenti a tempi migliori.

Mancano anche gli americani, vittime dell’epidemia di Covid che impazza oltre Atlantico ed anche dei blocchi imposti dagli stati: erano loro, con le convention, ad assicurare le maggiori presenze in Costa Azzurra con volumi di affari notevoli: l’aeroporto di Nizza veicolava voli e persone, adesso è soggetto alle norme imposte dall’epidemia ed al rallentamento dei voli.
 





Beppe Tassone