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Altre notizie | 17 ottobre 2020, 08:00

Tempesta Alex: “Un miliardo per le Valli Tinée e Vésubie”, Estrosi si commuove e delinea gli interventi (Video)

Il Consiglio della Métropole Nice Côte d'Azur approva il piano d’intervento: “Questo è il momento per riunirsi e per la solidarietà. Questa è la forza della nostra Repubblica”

Gli effetti della tempesta Alex

Gli effetti della tempesta Alex

E’ teso, Christian Estrosi, quando inizia a parlare e a delineare il piano per il rilancio e la ricostruzione di alcuni dei comuni della Métropole, che si trovano nelle Valli Tinée e Vésubie, colpiti dalla Tempesta Alex del 2 e 3 ottobre.

Sa che questo è il momento non delle parole, ma dei fatti: la Métropole deve dimostrare di essere non un’estensione di Nizza fin sulle Alpi, ma parte viva di un territorio che ha la sua vita, le sue tradizioni e vive (e prospera) grazie a differenze che fanno di questa agglomerazione di comuni uno straordinario insieme di mare, alta montagna, parchi naturali, cultura, accomunati persino da una lingua che si studia in alcune scuole di Nizza e si parla comunemente nelle vallate.

Ci sono i sindaci dei comuni che hanno avuto parte del loro territorio cancellato dalla furia degli eventi, ma che già hanno conosciuto una straordinaria capacità d’intervento e di solidarietà.

Così Christian Estrosi, voce a volte rotta dall’emozione inizia a parlare: “Nel 1926 una tremenda frana spazzò via metà di Roquebillière. Nel 1929 un terribile incendio distrusse gran parte di Saint-Etienne-de-Tinée. Da questi anni segnati dal lutto e per quasi un secolo, i nostri territori montani, abituati a confrontarsi ogni giorno con frane, alluvioni ... erano stati risparmiati
Ma il 2 ottobre e il 3 ottobre 2020, la tragedia ci ha colpito di nuovo: ha portato via strade, ponti, cavi e tubi. Ha portato via le case, che sono tanti ricordi. Ha preso delle vite. Strade, ponti, cavi, tubi, li ricostruiremo, li restaureremo, dove possibile anche case. I ricordi, rimarranno nei cuori, ma le vite si sono estinte”.

Poi il ringraziamento a quanti si sono dati da fare, ai volontari, ai vigili del fuoco, ai tecnici, ai dipendenti della Métropole, al Presidente della repubblica e al Primo Ministro: “Grazie a loro in soli tre giorni, il 95% degli abitanti colpiti ha ritrovato l’energia elettrica, l'80% di coloro che erano privi di acqua ha avuto accesso a una fonte di acqua corrente, tutti i comuni sono stati aperti, almeno in parte. Grazie alla solidarietà: sono state raccolte e distribuite 400 tonnellate di generi di prima necessità, 300.000 euro di donazioni immediatamente utilizzabili, 630 persone sono state accolte e ospitate a Nizza, di cui 104 della valle Roya.
Ecco qua, queste sono solo alcune delle cose belle di cui siamo capaci, quando siamo uniti nel calvario, noi, le donne e gli uomini di questa terra che amiamo così tanto.
Grazie, già, per tutto questo, che ha portato speranza nei cuori e nella vita nelle case e nelle strade”.

Poi Christian Estrosi guarda avanti: “Il lavoro non è finito” ed enumera le cifre, impressionanti, dei prossimi interventi:
Ricostruzione responsabile, sostenuta dalla Métropole, in collaborazione stretta con i comuni:
Gli interventi saranno suddivisi in sei settori:

  • 740 milioni di euro dedicati alle infrastrutture stradali e alle strutture ingegneristiche;
  • 30 milioni di euro per l'approvvigionamento di acqua potabile;
  • 30 milioni di euro per la rete fognaria e la ricostruzione degli impianti di depurazione;
  • 200 milioni di euro per il rafforzamento degli argini e dei letti dei fiumi;
  • 10 milioni di euro per la rete di distribuzione elettrica;
  • 10 milioni di euro per la rete dell'iniziativa pubblica di telecomunicazioni.

Con un obiettivo: “Non commettere errori, questo lavoro non sarà facile. Non si tratterà solo di ristabilire strade e reti. Questo è il significato alla base della creazione, lo scorso luglio, della nostra Agenzia metropolitana per la salute, l'ambiente e la gestione dei rischi”.

Un pensiero a chi opera in alta montagna:” La ricostruzione metropolitana è anche il ritorno alla vita sostenibile. Supporta anche la vita economica di 98 agricoltori e pastori (quasi 40 dei quali sono stati direttamente colpiti dal disastro), taglialegna e 1.500 aziende colpite direttamente o indirettamente dalla loro attività a volte fragile. Per questo stiamo creando con la CCI un fondo di solidarietà a favore delle imprese artigiane e commerciali disastrate, con un contributo finanziario di 800.000 euro. Sosterremo anche i nostri agricoltori e allevatori colpiti fornendo sussidi per sostituire edifici e attrezzature distrutti e danneggiati”.

Poi cede all’emozione:” Vi parlo di donne e uomini, bambini, nonni e nonne che sono i nostri amici, i nostri genitori, i nostri figli, i nostri nonni, che conosciamo e che noi amiamo.
Parlo di una terra che ci ha reso quelli che siamo, una terra che mi ha reso quello che sono, la mia vacanza all'Hotel Auda, a Pélasque, i miei primi maldestri tentativi di arrampicata a Valdeblore, dai miei passi alla croce di Berchia, ad Auron, giorni che ho condiviso con gli uomini di Saint-Etienne de Tinée per disegnare l'albero per la festa dei coscritti, di quelli che ho vissuto il 15 agosto, a Molières, campagne elettorali in quello che era il mio collegio elettorale e il mio cantone del cuore, paese per paese, borgo per borgo, valle per valle”.

E qui il Presidente della Métropole si rivolge direttamente all’assemblea che lo sta ascoltando: “Miei cari colleghi, questo non è il momento per la politica “politicante”.
Questo è il momento per riunirsi e per la solidarietà.
Questa è la forza della nostra Repubblica. È anche il punto di forza della nostra Métropole.
Ricordo i dibattiti durante la creazione del Métropole, alcuni sostenevano che era importante non unire Nizza con le sue valli.
È perché conosciamo la nostra storia che abbiamo voluto dare questa forma alla nostra Métropole, una forma basata naturalmente sul suo spirito di solidarietà, uno spirito di solidarietà assoluta e costante”.





Beppe Tassone

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