Altre notizie - 20 ottobre 2020, 07:00

Cambio nome al mio paese in “Fontan sur la Vésubie”, l’amaro sfogo di un sindaco della Valle Roya “figlia di un dio minore”

“Oggi con alcuni eletti, tanto per fare una battuta, ci siamo chiesti se non dovremmo ribattezzare Fontan in Fontan sur Vesubie. Non abbiamo mai ricevuto la minima telefonata da Charles-Ange Ginesy Presidente del Dipartimento, dai suoi predecessori Eric Ciotti e Christian Estrosi, da Renaud Muselier Presidente della Regione, da altri Deputati o Senatori delle Alpes Maritimes o dal Presidente della CARF (l’Unione dei comuni ndr) Jean-Claude Guibal”.

Il villaggio di Fontan in Valle Roya

Il villaggio di Fontan in Valle Roya

Philippe Oudot è il sindaco di Fontan, villaggio di poco più di 300 abitanti posto lungo la Strada Dipartimentale della Valle Roya che, a tratti ora non c’è più, il suo paese era attraversato da file interminabili di auto dirette verso il mare o l’Italia.
Spesso i due semafori in centro paese sono stati oggetti delle “maledizioni” degli automobilisti costretti a lunghe file.

Philippe Oudot è un amministratore serio, di montagna, di quelli abituati a rimboccarsi le maniche: il suo paese è tra quelli colpiti dalla Tempesta Alex, come tutti quelli che si affacciano sulla Roya, uno dei fiumi più belli e puliti d’Europa che si è trasformato, in poche ore, in una forza della natura portando via case, auto ed esseri umani.

Philippe Oudot ha buttato giù, ha trangugiato amaro, ha cercato di fare il possibile, poi, anche se delle reti sociali “non è un grande fan”, ha pubblicato su Facebook, nella pagina della Mairie de Fontan, una lunga lettera a nome suo e del Consiglio Municipale, una nota che è uno sfogo, un grido d’allarme, un richiamo alla realtà.

Una lettera che avrebbe potuto intitolare “figli di un dio minore” e che inizia così: “Non mi ero ancora espresso sui social, non essendone un grande fan, ma oggi, a due settimane dalla tempesta Alex che ha colpito il Dipartimento delle Alpi Marittime e più in particolare la valle del Roya e il Comune di Fontan, devo a nome mio e a nomi degli eletti del Comune esprimere i nostri sentimenti e darvi un aggiornamento della situazione”.

Poi racconta: “Ci sono voluti 5 giorni per ricevere un escavatore 3.5T per accedere alla strada di Berghe, ci sono voluti 5 giorni per ottenere una benna per un escavatore Force 06 bloccato sulla pista di Peve… Ci sono voluti 5 giorni per inviare un operatore macchina ed è stato un amministratore pubblico che ha iniziato, in condizioni difficili con la propria macchina, ad aprire questa pista. Senza contare che oggi non abbiamo informazioni dal Servizio Strade del Dipartimento sull'andamento della strada tra Breil sur Roya e Fontan”.

Quindi la triste constatazione: “Non abbiamo mai ricevuto la minima telefonata dal Sig. Charles-Ange Ginesy Presidente del Dipartimento, dai suoi predecessori Sig. Eric Ciotti e Sig. Christian Estrosi, dal Sig. Renaud Muselier Presidente della Regione, da altri Deputati o Senatori delle Alpes Maritimes o dal Presidente della CARF (l’Unione dei comuni ndr) Sig. Jean-Claude Guibal. Non li ringraziamo !!!. Ad eccezione della Sig.ra Patricia Demas neo Senatrice che mi ha chiamato per chiedermi notizie, della Sig.ra Alexandra Valetta Ardisson, Deputata della Circoscrizione, che il giorno dopo la tempesta era presente a Fontan accompagnata dal Sotto-Prefetto Yoann Toubhans. Vorremmo ringraziarli entrambi. Oggi è l'unico collegamento che abbiamo con quanti decidono gli interventi”.

Poi, per chi non lo avesse capito, si esprime in modo chiaro. “Io e il mio Consiglio Comunale siamo ARRABBIATI. Non possiamo accettare che si trasformi la Politica in uno spettacolo televisivo basato sulla sfortuna, l'angoscia e la tristezza della gente”.

Quindi l’amara constatazione: “Oggi con alcuni eletti, tanto per fare una battuta, ci siamo chiesti se non dovremmo, al prossimo Consiglio Comunale ribattezzare, Fontan in Fontan sur Vesubie".

Considerazioni amare che si possono trovare in molti commenti inseriti da tante persone sulle reti sociali: la Valle Roya, lo hanno capito tutti, non è né la valle Tinée, né la valle Vésubie, non ha alle spalle le potenzialità della città metropolitana di Nizza, ma non basta fermarsi qui.

Occorre anche “pesare” i politici per la loro capacità di agire, di fare, di realizzare nel momento del bisogno, sicuramente nelle altre due vallate colpite dalla tempesta Alex si viaggia ad una velocità maggiore, come ben sanno quanti, vivendo a Nizza, conoscono le capacità di Christian Estrosi che ora si muove, in questa circostanza, con la stessa intensità come presidente della Métropole.

La Valle Roya di quella Métropole non fa parte, forse il Sindaco di Fontan quando ha lanciato la provocazione di modificare il nome del suo paese in “Fontan la Vésubie” sta guardando molto più lontano di quanto si possa pensare e la sua non è affatto una semplice battuta.



Beppe Tassone

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