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Altre notizie | 30 ottobre 2020, 12:10

Attentato di Nizza: fermato un uomo di 47 anni. Ricostruiti gli ultimi spostamenti del terrorista

L’uomo é giunto alle 6,45 alla stazione centrale di Nizza, era in possesso di due telefonini. Le video camere ricostruiscono il suo percorso fino alla cattedrale

Brahim Aoussaoui nella foto della Polizia italiana

Brahim Aoussaoui nella foto della Polizia italiana

Trapelano poche notizie sull’attentatore che ieri ha ucciso tre persone nella cattedrale di Notre Dame nel centro di Nizza.

Il riserbo da parte della polizia e dell’ufficio del Procureur National Antiterroriste Jean-François Ricard, che si è preso in carico la vicenda, sono poche.
Sono in ogni caso stati ricostruiti i suoi spostamenti grazie alle tante videocamere che si trovano in città.

L’uomo, 21 anni, nato il 29 marzo 1999 in Tunisia si chiama Brahim Aoussaoui: giunge alle 6,45 di ieri alla Gare de Thiers che si trova a poco più di trecento metri dalla Cattedrale, nella stazione si cambia d’abito e, sempre ripreso dalle video camere, giunge in Avenue Jean Médecin e si reca davanti alla cattedrale di Notre Dame.

Nei giorni precedenti, ha dichiarato il fratello che vive in Tunisia, aveva inviato una foto della Cattedrale dicendo che vi avrebbe voluto trascorrere una notte davanti.

La chiesa apre le proprie porte alle 8,30: ieri avviene con un minuto di anticipo, alle 8,29 entra i chiesa con altri fedeli in attesa e col sacrestano e vi resta poco meno di mezz’ora.

All’interno della chiesa, uccide due persone, ne ferisce altre in modo grave. Proprio una delle persone ferite (che poi morirà poco dopo) riesce ad uscire da una porta laterale e raggiunge un vicino bar che si trova a lato della Cattedrale, in Rue d’Italie di fronte ai giardinetti con i giochi dei bimbi ed a pochi passi da alcuni negozi etnici, soprattutto di generi alimentari, molto frequentati.

Sono le 8,54 quando, grazie alla donna di 44 anni di origine brasiliana, che perderà la vita poco dopo fra le braccia dei soccorritori e degli avventori del bar, viene dato l’allarme.

Accorre per prima la Police Municipale: l’uomo, mediante l’utilizzo di pistole ad impulsi elettrici ed anche con armi da fuoco, viene reso inoffensivo.
Prima di perdere i sensi, pronuncia la frase “Allah akbar” (come ha svelato il Sindaco di Nizza Christian Estrosi quando il terrorista ancora era sul posto in fase di stabilizzazione da parte del personale di soccorso), dice di chiamarsi Brahim e di aver agito da solo.

Poi perde i sensi e viene trasportato all’Ospedale Pasteur dove sarebbe ricoverato con prognosi riservata.
Sulle notizie successive cala il massimo riserbo.

Da parte italiana si sa che l’uomo era giunto a Lampedusa, aveva trascorso la quarantena per il Covid su una nave e poi era stato trasferito in Puglia dove aveva fatto perdere le proprie tracce. Unico documento trovato, un attestato rilasciato dalla Croce Rossa Italiana.

L’attentatore pare fosse in possesso di due smartphone: ieri sera un uomo di 47 anni è stato posto in stato di fermo da parte della polizia. Pare che l’uomo avesse avuto contatti con l’attentatore e che fosse riconducibile a lui uno dei due telefonini.


Beppe Tassone

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