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Altre notizie | 15 novembre 2020, 07:00

Alex ha sconfitto Alice: nostalgico ricordo del radar che ha regolato i nostri viaggi verso il mare

Fu Montecarlonews a battezzare col nome di “Alice” il radar che veniva spostato di qua e di là lungo la Dipartimentale della Valle Roya. Ora Alice si trova lungo una strada che non percorre più nessuno, distrutta da tante frane e dall’esondazione del Roya, praticamente resa inutilizzabile dal crollo della montagna che ha “isolato” il tunnel di Tenda

Alice mestamente abbandonato lungo la Dipartimentale della Roya

Alice mestamente abbandonato lungo la Dipartimentale della Roya

Alex ha sconfitto Alice: non è l’esito di un incontro “misto” di tennis e nemmeno di un gioco televisivo o del Grande Fratello.

Fra le vittime della tempesta Alex vi è pure Alice, il radar che per quattro anni ha regolato la velocità (e alleggerito il portafoglio) di migliaia di persone che, a bordo della propria auto o in sella ad una rombante motocicletta, percorrevano la Valle Roya.

Fu Montecarlonews a battezzare col nome di “Alice” il radar che veniva spostato di qua e di là lungo la Dipartimentale della Valle Roya.
Il nostro giornale lo fece con un articolo (Clicca qui) , pubblicato il 21 novembre 2016 che presto divenne virale e contribuì a dare un nome alla “malefica apparecchiatura” che seguiva con occhio vigile l’automobilista e il motociclista, pronta a fotografarlo anche a una certa distanza, se rilevava che il limite orario veniva superato.

Ora Alice si trova lungo una strada che non percorre più nessuno, distrutta da tante frane e dall’esondazione del Roya, praticamente resa inutilizzabile dal crollo della montagna che ha “isolato” il tunnel di Tenda.

La foto che pubblichiamo è un omaggio ad Alice, una sorta di onore delle armi per chi abbiamo temuto (ma anche un poco amato) in questi anni.
Attraverso Facebook sapevamo ormai tutti dove si trovava, l’avevamo sconfitta con le armi delle reti sociali, ma ci ha fatto rallentare e forse ha salvato la vita a molti che percorrevano quella strada con una certa periodicità.

Ora altri radar incombono su quanti si vogliono recare in Costa Azzurra o in Riviera dal Piemonte: il “tutor” della Torino – Savona e quelli dell’Autostrada dei Fiori.
Radar privi di poesia, perché Alice prima che una nemica o un’avversaria era una cara figura che indicava, in ogni caso, che si era vicino al mare, che si stava per giungere alla meta.

Ora si trova mestamente abbandonata, vicino ad un tronco di legno ed a ramaglie portate dalla furia degli elementi, poco oltre quella che un tempo (fino alla firma dell’armistizio della Seconda Guerra Mondiale) era la frontiera tra l’Italia e la Francia.

Da quelle parti vi era pure un’altra cara figura, il “maialino” dipinto che affrontava le acque della Roya: lo scoglio c’è ancora, ma dovrà essere ridipinto!
Ora Alice è sola, non nel ricordo nostalgico di chi era abituato a salutarla con un “tiè” sapendo già dove si trovava, ma pur sempre costretto a rallentare la marcia!





Beppe Tassone

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