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Altre notizie | 01 dicembre 2020, 07:00

“Questo tunnel s’ha da fare!”, la Commissione inter governativa conferma l’attuale progetto del Tenda

Buone notizie sul fronte ferroviario con la Cuneo – Nizza ripristinata nella totalità il 18 gennaio. La Francia “investe” 20 milioni di euro. Toccherà all’Italia finanziare il tronco Breil – Ventimiglia

Colle di Tenda, foto tratta dal sito della Cerema

Colle di Tenda, foto tratta dal sito della Cerema

La conferenza intergovernativa si é riunita ieri (lunedì 30 novembre 2020) per esaminare la questione dei trasporti in valle Roya e i collegamenti tra l’Italia e la Francia pesantemente compromessi dalla tempesta Alex.

Le notizie positive (almeno in parte) vengono dal comparto ferroviario: il Ministro dei Trasporti Jean-Baptiste Djebbari ha portato in dote 10,5 milioni di euro che, assieme con 7,5 di fondi regionali e 2 del Dipartimento delle Alpi Marittime. Consentiranno di ripristinare due tronconi della Cuneo – Nizza colpiti dalla furia degli elementi.

Si tratta del troncone che va dal confine francese a Tende e di quello, successivo, fino a Breil.

E’ stata confermata la data del 18 gennaio 2021 per la piena funzionalità della linea che collega Cuneo con la Costa Azzurra. Mancano invece 2,5 milioni di euro, che dovranno essere “coperti” dall’Italia per ripristinare e rendere funzionale la linea che unisce Breil con Ventimiglia.

Per quanto riguarda il comparto stradale la Commissione ha assunto un atteggiamento piuttosto interlocutorio. Da parte francese si è fatto notare che ogni modifica del progetto attuale (quello dei 2 tunnel in quota) richiederebbe almeno una decina di anni tra studi e progettazioni e si rinvierebbe forse “a mai più” i tempi per la realizzazione di un collegamento stradale tra il B
Basso Piemonte e la Valle Roya, passaggio obbligato per il Ponente Ligure e la Costa Azzurra.

Così viene, praticamente, abbandonata l’ipotesi di un tunnel tra Vievola – Limone, anche se il presidente della Commissione ha raccomandato uno studio comparativo e si riparte con lavori contemporanei sia sulla canna in costruzione, sia su quella “napoleonica”.

La volontà sarebbe quella di giungere al termine dei lavori entro il 2022, con una modifica nella parte finale della ristrutturazione del tunnel napoleonico per renderla più vicina a quella della seconda canna.

Rimane da verificare come si procederà all’uscita dei tunnel dove la strada non esiste più e la montagna è franata.
In ogni caso per alcuni anni, ma questa non è una novità, il traffico stradale non sarà possibile, mentre quello ferroviario vede finalmente un poco di luce.     


Beppe Tassone

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