Non è difficile a crederci, ma il rifugio per quanti vogliono “festeggiare” Natale o Capodanno in hotel, concedersi un pasto in ristorante e magari anche qualche passeggiata nelle vicine splendide località della Costa Azzurra si trova a pochi chilometri dalla frontiera italiana ed è limitrofo alla Francia.
Si tratta del Principato di Monaco che si avvia a registrare, per fine anno, il tutto esaurito.
Contemporaneamente, qualche decina di chilometri più in là, a Nizza il Negresco sbarra le porte, sarà chiuso durante le feste di fine anno e riaprirà i battenti, con ogni probabilità, a febbraio.
Sotto voce i gestori degli hotel della Costa Azzurra parlano di concorrenza sleale, ma la polemica non si accende, è più che altro l’amarezza a farsi strada, lungo la Promenade des Anglais, con i ristoranti chiusi e gli hotel aperti che registrano le cancellazioni da parte dei pochi che si erano prenotati.
Gli irriducibili si rivolgono agli hotel di Monaco, sapendo che all’ora di pranzo i ristoranti sono aperti e che la sera le serrande si abbassano alle 21,30.
Scelte diverse di fronte all’epidemia che entra nella sua fase più delicata, col rischio della terza ondata, l’attesa per le vaccinazioni e la paura che genera l’imminente inizio della diffusione del virus dell’influenza stagionale.
In una situazione simile buona parte delle cancellazioni provengono da persone che hanno deciso di “restare a casa”, ma altre, in numero anche rilevante, provengono da chi guarda al principato di Monaco come al luogo ove trascorrere le vacanze di fine anno in una situazione di “quasi” normalità.
Così, Jean-Louis Biamonti, vicepresidente della Société des Bains de Mer, confessa a Monaco Matin che "sono aumentate le prenotazioni di hotel e ristoranti. Dal 27 dicembre all'inizio di gennaio, la domanda è generalmente molto forte. E avremo ancora persone. Ad esempio, il veglione di fine anno è quasi completo”.
Dichiarazione alla quale fa da contraltare quella, a Nice Matin, di Michel Tschann dell’hotel Le Splendid, di Boulevard Victor Hugo, a Nizza: “Avevamo alcuni clienti in hotel per le feste di fine anno. Tra cinque e sei camere. Poi, hanno annullato, sostenendo che a Nizza non c'era nessun ristorante aperto. Annulliamo e andiamo a Monaco, mi hanno detto. Posso capire che passare il capodanno seduto su un angolo del letto di un hotel non sia eccitante”.