Altre notizie - 29 dicembre 2020, 08:00

Nizza e le Alpi Marittime riscoprono il presepe

Nella laicissima Francia la “riscoperta” del presepe costituisce una scelta culturale che ha ben poco di religioso: dà spazio alle tradizioni, alle radici, alla storia, alla cultura di un territorio

Gli scorsi anni Montecarlonews lamentava la scarsa attenzione riservata ai presepi a Nizza: sembravano quasi spariti, soprattutto dai negozi e dalle loro vetrine.

Quest’anno si assiste ad un’inversione di tendenza: santon e crèches fanno mostra di sé non solo nelle Chiese e dei luoghi di culto, ma anche in molti spazi privati.

Molte località hanno riservato spazi al presepe e, a Nizza, non è difficile imbattersi in statuine di tutte le dimensioni nei negozi, nei luoghi pubblici e in quelli privati, lungo le strade e all’interno dei centri commerciali.

Nella laicissima Francia la “riscoperta” del presepe costituisce una scelta culturale che ha ben poco di religioso: dà spazio alle tradizioni, alle radici, alla storia, alla cultura di un territorio.

Senza alcuna discriminazione e senza alcun doppio senso: il presepe è tornato a coprire un ruolo importante nelle località della Costa Azzurra.Può darsi che tutto questo costituisca un richiamo turistico, e non vi sarebbe nulla di male, rappresenta senza dubbio un riconoscimento della cultura del territorio.

E questo, in momenti nei quali tutto viene annacquato e miscelato, costituisce un segnale positivo. Il territorio infatti, è la base per qualsiasi operazione che abbia il “vivere bene” come obiettivo e come valore.

Il territorio viene rispettato solo se si ha la forza e la capacità di non cancellare le radici, ma di ravvivarle e di proporle. Il presepe, con i suoi Santon, in Costa Azzurra e in Provenza rappresenta una parte irrinunciabile della cultura di questo territorio.   

Beppe Tassone