Secondo gli esperti che avrebbero concluso il proprio lavoro, nessun dispositivo fra quelli utilizzati in occasione di Euro 2016 avrebbe potuto fermare la criminale corsa del camion che, la sera del 14 luglio 2016, provocò una strage sulla Promenade des Anglais a Nizza.
Una conclusione che non è piaciuta sicuramente alle famiglie ed alle associazioni che tutelano gli interessi di quanti hanno subito lutti e danni dall’attentato criminale del 14 luglio e che hanno cercato di chiamare a responsabilità anche la parte “pubblica” che aveva il compito di tutelare l’incolumità delle persone in occasione dei fuochi d’artificio e dei festeggiamenti organizzati in coincidenza con la festa nazionale francese.
Gli esperti hanno, peraltro, definito che le fioriere e i dissuasori in legno utilizzati qualche settimana prima in occasione degli Europei di calcio non avrebbero che ridotto di 5 km orari la folle velocità di un camion di 19 tonnellate che si muoveva a 40 km orari, mentre eventuali dissuasori in cemento, del peso di una tonnellata, posti uno di fianco all’altro, avrebbero frenato la velocità di soli 8 km orari, senza arrestare la marcia del camion.
Queste le conclusioni dell’inchiesta che non è entrata nel merito delle misure di sicurezza adottate quella tragica sera.