Slitta ulteriormente la possibile riapertura della linea ferroviaria della Val Roya. Una nuova tegola, quindi, sul trasporto di una valle martoriata da tempo, ma che ha ricevuto l’ulteriore ‘mazzata’ a inizio ottobre, quando la tempesta Alex ha spazzato via il colle di Tenda ed ha creato gravi danni praticamente ovunque.
Le cattive notizie, infatti, arrivano ora dalla fragilità di un antico muro ad archi, che sostiene la linea ferrata nella zona di Fontan, dove operai e tecnici della Sncf stanno lavorando da tempo. I dirigenti della società francese che gestisce i trasporti ferroviari si sono dichiarati estremamente preoccupati per la situazione in atto, visto che, oltre ai problemi del muro, c’è anche la montagna che tenderebbe a scivolare giù.
Al momento la linea ferroviaria sta funzionando solo a Nord, tra Cuneo e Tenda e a Sud, tra Nizza e Breil Sur Roya ma, di fatto, è tagliata fuori la nostra provincia. Tra Ventimiglia e Olivetta San Michele, ultimo avamposto italiano prima del confine, i treni sono fermi da ottobre e, al loro posto c’è un servizio sostitutivo di pullman. Dall’altra parte, invece, i convogli si muovono regolarmente ma c’è un ‘vuoto’ a metà, per il quale non esiste nessun collegamento tra Liguria e Piemonte e viceversa.
Nel novembre scorso la Sncf aveva annunciato il ritorno del treno tra Nizza e Tenda per 18 gennaio e, quindi, si sarebbe potuto pensare ad una riapertura anche della linea che unisce Ventimiglia e Cuneo ma, vista la situazione di Fontàn, ora i tempi si allungano decisamente. Nel cantiere del piccolo centro della Val Roya francese lavorano rocciatori e operai che inseriscono lunghe placche di ferro nella montagna ma, il cedimento del viadotto ‘Tre archi’, sta complicando la situazione.
Nelle scorse ore la Prefettura delle Alpi Marittime ha organizzato una videoconferenza con le parti interessate e con i Sindaci francesi della valle. Nulla è trapelato ma sembra che sia stato annunciando il posticipo della riapertura come un fatto certo. La Val Roya, come annunciato più volte, sta subendo il più grave contraccolpo economico della storia moderna. Chiusa la statale 20 e ferma la ferrovia, ancor oggi ci si chiede come e quando si uscirà da questo empasse.
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