Altre notizie - 07 febbraio 2021, 11:43

Storia: il Principato di Monaco, Mentone e Roccabruna dal 1849 al 1860

A Monaco e a Mentone, le mansioni del Comitato per la coltivazione dei limoni venivano assunte dai rispettivi Consigli Comunali

Storia: il Principato di Monaco, Mentone e Roccabruna dal 1849 al 1860

Nel 1849 nasceva Alberto, figlio del Principe Carlo III di Monaco, mentre il 10 novembre, dello stesso anno, la Camera dei Deputati di Torino approvava il progetto di incorporamento nello Stato Sardo di Mentone e Roccabruna: tuttavia il Senato piemontese, con la prudenza che dettava la situazione internazionale del momento, dopo l'esilio di Carlo Alberto, si limitò a nominare una Commissione di studio allo scopo incaricata.

A Monaco e a  Mentone, le mansioni del Comitato per la coltivazione dei limoni venivano assunte dai rispettivi Consigli Comunali. Per qualche anno la situazione a Montone e Roccabruna rimase invariata, senza alcuna concreta decisione circa la loro sovranità statuale. Il 6 aprile 1854, alle sei del mattino, il Principe di Monaco Florestano, si presentò a Mentone in grande uniforme, accompagnato dal suo aiutante di campo e dal suo medico personale. Il Principe venne circondato dai suoi fedelissimi, che lo acclamarono, conducendolo verso il Palazzo Comunale; una contromanifestazone si creò subito al punto che i carabinieri sardi presenti nella città dovettero intervenire a sedare i tumulti prodotti dai due diversi movimenti politici. Il Principe fu liberato dalla folla a lui avversa e lo condussero come prigioniero di stato a Nizza. Conseguenza di ciò fu che persino la Francia, sempre contraria all'annessione delle Città Libere di Mentone e Roccabruna agli Stati Sardi, propose a Florestano, con l'assenso delle altre Potenze (con il solo dissenso dell'Austria), di venderle al Regno di Sardegna. Presero l'avvio intense trattative al riguardo, senza peraltro giungere ad alcun risultato. Qualche anno più tardi Mentone e Roccabruna divennero francesi. Nel 1856, Florestano I abdicava a favore di Carlo III saliva sul trono di Monaco.

Dopo aver firmato con la Francia il trattato che regolava la spinosa questione di Mentone e Roccabruna, stabilì una ferma posizione delle nuove frontiere, assicurando una brillante ed equilibrata reggenza. Aiutato nei suoi compiti da sua moglie, la principessa Antonietta di Merode, discendente di una grande famiglia belga, diede a Monaco e alla nuova città di Montecarlo, costruita attorno al nuovo e splendido Casino, una grande prosperità e una atmosfera mondana e intellettualmente viva. Iniziava così la nuova e mitica stagione del Principato che tuttora perdura.

Pierluigi Casalino

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