Ambiente - 26 gennaio 2021, 18:00

Costa Azzurra: alla scoperta del territorio. Biot

Montecarlonews propone luoghi, itinerari, passeggiate alla scoperta del Dipartimento delle Alpi Marittime. Le foto sono di Danilo Radaelli

Biot nelle foto di Danilo Radaelli

A colpi di pedale, con la sua mitica bicicletta da corsa, il “nostro” Danilo Radaelli ci accompagna oggi alla scoperta di Biot e del suo frequentatissimo campo da golf.

 

Biot si trova nell’entroterra della Costa Azzurra, 20 minuti d’auto da Antibes, non è il solito borgo.
Qualche informazione con l’aiuto del web: é il borgo degli artisti tanto da avere ottenuto il marchio “Città e Mestieri d’Arte”.

La sua specialità è la lavorazione del vetro, ma a Biot non ci sono solo vetrerie bensì atelier artistici di ogni tipo. Pittori, scultori, disegnatori, ceramisti, gioiellieri, orafi, pellettieri, fotografi: tutti esercitano la loro passione nell’ambiente autentico di un villaggio provenzale, perfetto per ispirare la creatività.

Gli abitanti sono pochi, ma sono i turisti che, numerosi, specie d’estate e specie gli italiani, affollano vicoli e piazze, negozietti e gallerie d’arte e i tavolini dei numerosi bistrot all’aperto.

Nonostante il borgo sia piccolo, ospita tantissimi musei.

Il Museo della storia e della ceramica è stato ricavato nell’antica cappella dei Penitenti Bianchi restaurata; il Museo Nazionale Fernand Léger, uno degli artisti più celebri a Biot, è ospitato in un grande edificio moderno; l’Ecomuseo del vetro che si trova all’interno delle Verrerie de Biot rende omaggio alla tradizione del vetro soffiato e, in particolare, a quella del vetro a bolle, la specialità del villaggio.

La chiesa Sainte-Marie-Madeleine del XV secolo, costruita su un’antica chiesa romana e le cappelle – come quella di Saint-Roch che risale almeno al XVI secolo o quella di Saint-Julien dove un tempo vivevano gli eremiti -, ma anche le piazze e le porte antiche, sono il retaggio di una storia ricca e appassionante.

Come la splendida place des Arcades, nel cuore del villaggio, uno dei luoghi imperdibili di Biot in termini di patrimonio artistico e culturale. Inizialmente castrum romano, poi sede dei Templari, oggi ha un aspetto molto particolare che ricorda l’architettura ligure.


Beppe Tassone