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Altre notizie | 27 gennaio 2021, 08:00

L’ultimatum del Sindaco di Nizza sta per scadere, quale futuro per la Buffa?

Un progetto per 145 unità abitative e 250 esercizi commerciali, ma la situazione è di stallo. La proprietà non trova un accordo. Le tre ipotesi

La Buffa a Nizza

La Buffa a Nizza

Lentamente la situazione si sta muovendo, man mano che si avvicina la data del 12 febbraio, quella dell’ultimatum dato da Christian Estrosi ai proprietari della Cité de la Buffa per trovare un accordo e dare inizio a dei lavori che era, inizialmente, previsto dovessero partire nel 2018.

Quell’anno, infatti, il gruppo Carnivor aveva acquistato, ad un’asta giudiziaria, il bene detenuto da Beaulieu Patrimoine che era in liquidazione.
Acquisto, peraltro, parziale: 62 lotti su 67 e sugli altri 5…si balla.
Prezzi, dice Carnivor, portati alle stelle e stallo assoluto.

Fino ai giorni nostri quando il Sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha fatto sapere ai proprietari di “essere esasperato” dalla situazione di stallo del mercato della Buffa.
L’ultimatum del Comune di Nizza scade il 12 febbraio poi dovrebbe essere richiesta al tribunale la dichiarazione di pubblica utilità per riqualificare questo spazio e sbloccare la situazione di stallo.

Potrebbe essere un passaggio obbligato per consentire a Carnivor, a sua volta, per chiedere al tribunale di pronunciarsi su un atteggiamento definito “abuso di posizione minoritaria”.
Viene infatti sottolineato come la proprietà di minoranza abbia chiesto, per i 5 lotti residui 5 milioni di euro, quando gli altri 62 sono stati pagati nel complesso 4,5 milioni di euro.

La situazione, in ogni caso, o attraverso la dichiarazione di pubblica utilità, o attraverso un accordo bonario o il pronunciamento del tribunale con definizione di un “equo prezzo” dovrebbe sbloccarsi e consentire di mettere mano ad un’isola fatiscente in un quartiere che è profondamente cambiato e che la pedonalizzazione di Boulevard Gambetta e la destinazione a verde di parte di Rue de la Buffa hanno valorizzato notevolmente.

Se si troverà un accordo partirà la realizzazione di 145 unità abitative, di parcheggi e di una città mercato, di dimensioni ridotte rispetto alle attuali, ma in grado di ospitare fino a 250 esercizi commerciali o spazi di vendita. Compreso il supermercato che si trova lungo Boulevard Gambetta i cui muri sono di proprietà del Centro Universitario Ospedaliero.

I prossimi giorni diranno se questa è la volta buona o se si andrà ad innescare l’ennesima procedura in tribunale destinata ad allungare i tempi ed a lasciare le cose come sono ora…fatiscenti!  


Beppe Tassone

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