Una Nizza particolare, quella che ci propone oggi Danilo Radaelli, una città ritratta nella sua realtà rurale, lontana mille chilometri dalla confusione della Promenade e dal traffico caotico.
Una città, si potrebbe scrivere, di altri tempi.
Con i suoi orti, la collina che produce il vino di Bellet in “formato” invernale, le strade di campagna.
Poi uno sguardo più in là e allora appare la grande città, con lo stadio, le case, il mare.
Ma a Nice Lingostière, tra le stradine sterrate, gli orti coltivati con passione, gli ulivi che si alternano alle viti, è come se la vita si fosse fermata.