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Business | 10 febbraio 2021, 07:00

Immobiliare in Costa Azzurra. Prezzi stabili e cauto ottimismo

Due scenari s’ipotizzano per il 2021, entrambi con elementi di positività. In calo la presenza italiana, sale quella “francese”

Nizza in un'elaborazione fotografica di  Ghjuvan Pasquale

Nizza in un'elaborazione fotografica di Ghjuvan Pasquale

Il settore immobiliare, in Costa Azzurra si affida ai Promessi Sposi ed alla celebre frase: “Adelante, Pedro, con juicio”.
Nel 2020 i prezzi, nonostante tutto, sono rimasti stabili e si è mantenuto, anche se con qualche timore, l’equilibrio tra domanda ed offerta, unico elemento in grado di evitare brusche salite o preoccupanti cali dei valori.

Solo a Menton, unica città della Costa Azzurra in controtendenza, la domanda è risultata superiore all’offerta e i prezzi sono saliti: il territorio è caratterizzato da case unifamiliari con area verde e, in questo caso, la richiesta è alta e il mercato non risente di particolare crisi.
Altrove, la situazione é, al momento, tutto sommato accettabile con due scenari possibili all’orizzonte.

  • Un 2021 con prezzi stabili: è lo scenario ritenuto più probabile con la domanda che continua a mantenersi vivace grazie alle richieste che provengono da diverse regioni della Francia i cui cittadini sono interessati al sole, al clima e ad una seconda abitazione al caldo della Côte.
  • Un 2021 con prezzi in modesta salita: scenario dato meno probabile, ma non impossibile. L’avanzare delle vaccinazioni e una sorta di entusiasmo che potrebbe impadronirsi delle persone all’insegna dello “scampato pericolo” potrebbero innescare, nella seconda parte dell’anno, una corsa all’acquisto con l’offerta destinata a rimanere stabile o addirittura a ridursi leggermente. Questo scenario lascerebbe immaginare una crescita, anche se modesta, dei prezzi.


Se le villette unifamiliari e le case dotate di spazi verdi fruibili sono al top, nelle zone dove gli alloggi posti in vendita sono condominiali, il mercato può riservare anche delle ottime occasioni: una parte dei proprietari, per lo più italiani, infatti, pare decisa a vendere, spesso, sottolineano gli esperti del settore, per reinvestire nel nostro Paese e questo consente al mercato di mantenere una sua buona vivacità.

In questo caso si sconta la paura del Covid 19, il timore di nuove chiusure delle frontiere ed anche una certa apprensione per eventuali malattie mentre ci si trova all’estero.

Se i prezzi registrano momento un’accettabile stabilità, l’attività complessiva delle agenzie immobiliari, nel 2020, a causa anche dei mesi di chiusura forzata, ha registrato nel Dipartimento delle Alpi Marittime un calo del 7%, percentuale tutto sommato accettabile e ben al di sotto del 10% che è la media nazionale francese.

In ogni caso, confidando nel vaccino, il settore vede rosa anche se continua un lento stillicidio di vendite da parte degli italiani, presenti in gran numero nel territorio, che si stanno riposizionando nella Riviera Ligure. I
In questo caso si fa notare che sono due i fattori che stanno influendo sulla scelta.

I problemi registrati alle frontiere a causa delle misure anti Covid e delle restrizioni alla circolazione e la frana che ha reso inutilizzabile per chissà quanti anni il Tunnel del Col di Tenda strada privilegiata dei torinesi dei cuneesi per raggiungere la Costa Azzurra e costretti ora a percorrere quasi cento chilometri in più sobbarcandosi i costi aggiuntivi dell’autostrada.


Beppe Tassone

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