Ormai si guarda alle fognature di Nizza come al termometro della crisi pandemica: le analisi settimanali delle acque reflue “anticipano” la situazione e chiariscono i settori cittadini dove la situazione migliora e quelli nei quali la circolazione del virus rimane ancora preoccupante o addirittura cresce.
La “mappa” settimanale fornita dai pompieri di Marsiglia, che si occupano delle analisi, consegna una città a macchia di leopardo.
Vanno bene e sono quasi tornati alla normalità i quartieri del Ovest e dell’area centrale che “guarda” verso il Var.
Sono praticamente tornati alla normalità Las Planas, Gambetta e l’insieme delle aree occidentali della città.
Va male da altre parti e non solo nei due quartieri “storici” per la presenza del virus (Ariane e Bon Voyage), ma anche il Porto è tornato “rosso”, così come preoccupa l’area a Est di Avenue Jean Médecin.
La situazione, nel complesso, indica una città nella quale la media dell’infezione varia tra l’1,2% e il 4% della popolazione a seconda dei quartieri.
Il picco era stato raggiunto sei settimane fa con tasso di concentrazione del virus nelle acque reflue del 16,78, mentre nelle ultime quattro settimane è stabile intorno al 12.