Sorgerà nel quartiere di Saint Isidore di Nizza, lungo il Var, il centro di produzione dell’idrogeno che sarà utilizzato per alimentare i bus di tre linee dei trasporti urbani di Nizza (8, 20 e 21), delle due maggiori dei trasporti extra urbani (100 e 200 che collegano Nizza con Menton e Cannes), dei camion per la raccolta dell'immondizia e quelli di Monaco Logistique.
Un progetto da 45 milioni di euro, finanziato in parte dalla Comunità Europea (8,9 milioni di euro) e dalla Banque des Territoires (cassa depositi francese) ed anche dal Principato di Monaco, interessato all’iniziativa.
Con questo centro di produzione “in casa” dell’idrogeno, le due società di trasporto pubblico che gravitano su Nizza (Ligne d’Azur e Zou) potranno dotare le linee più importanti, quelle con percorrenza media tra i 150 e i 180 chilometri al giorno, con bus alimentati ad idrogeno, con una positiva ricaduta sia sull’ambiente, sia sull’importazione di idrocarburi.
Il progetto “Monanhyssa” dovrebbe essere avviato entro quest’anno e la stazione di produzione dell’idrogeno “made in Nice” dovrebbe essere attiva dal 2024.
L’idrogeno prodotto dovrebbe consentire una minore emissione di 91mila tonnellate di anidride carbonica nei prossimi venti anni, far diminuire l’inquinamento e facilitare il passaggio dal gasolio all’idrogeno.
La società Hynamics, che avvierà il progetto, è una controllata del gruppo EDF ed è tra i pionieri francesi nella produzione di idrogeno a basso con pioniera francese nella produzione di idrogeno a bassa carbonio: il centro di produzione nascerà a Saint Isidore non distante dall’autostrada A8 ed utilizzerà una tecnologia “carbon free” con utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili per lo più di origine fotovoltaica.