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Altre notizie | 18 aprile 2021, 07:00

“Un fiasco monumentale”: chiuso ieri il palais des Expositions per mancanza di persone da vaccinare

Una campagna di vaccinazione straordinaria lanciata dallo Stato all’ultimo momento non ha ottenuto il successo sperato, a Nizza come in altre città della regione. Cosa c’è dietro, le polemiche politiche che si sono innescate. Nel mirino il vaccino AstraZeneca

Il "centro vaccini" dell'Acropolis, foto di archivio

Il "centro vaccini" dell'Acropolis, foto di archivio

La storia di un flop o, per dirla con Nice Matin di un “bide monumental” (fiasco monumentale) ha l’avvio giovedì quando dalla Prefettura delle Alpi Marittime parte una telefonata diretta alla Métropole Nice Côte d'Azur con la quale viene chiesta la messa a disposizione del Palais des Expositions, il più grande “vaccinodromo” di Francia, per una vaccinazione di massa riservata alle persone “in prima linea” di età superiore ai 55 anni.
Da quel momento s’innesca un processo che, passo dopo passo, si trasforma in quel “fiasco monumentale” che poi ha scatenato polemiche politiche e soprattutto dato fiato a chi non ha fiducia nel vaccino AstraZeneca.

Chi sono le persone in prima linea?
Agenti delle forze dell'ordine, personale carcerario, insegnanti, personale delle scuole materne, addetti alla cura dei disabili, personale che è impegnato nella protezione di giovani e bambini. Chi faceva parte di queste categorie, residente nel Dipartimento (in pratica da Mandelieu a Menton e tutto l’arrière pays) se di età superiore ai 55 anni, avrebbe potuto, previa registrazione sul sito internet, presentarsi senza formalità particolari al palais des Expositions per essere vaccinato.

Il vaccino
Per l’occasione lo Stato francese aveva fatto pervenire 4mila dosi straordinarie di AstraZeneca.

Le registrazioni

Secondo la Prefettura e, benevolmente, da parte della Métropole di Nizza viene fatto notare che l’informazione era giunta troppo in ritardo, in piene vacanze scolari, che le persone, alle quali era diretto l’invito, potevano avere altri impegni o non essere sul posto. Fatto sta che poche decine di vaccinazioni sono state somministrate il mattino e, all’ora di pranzo, dopo un contatto tra Prefettura e Métropole il vaccinodromo è stato chiuso per mancanza di “materia prima”, le persone da vaccinare.

Analogo fenomeno in altri Dipartimenti

Secondo le prime informazioni non è andata meglio in altri Dipartimenti della Regione Provence-Alpes-Côte d'Azur. A Marsiglia l’affluenza è stata scarsa mentre una trentina di inoculazioni sono state somministrate nel Var et dieci nelle Hautes-Alpes.
O erano tutti in vacanza (alla faccia delle misure adottate che vietano lunghi spostamenti) o sotto vi è qualcosa d’altro.

Altri vaccini
L’invito governativo a recarsi a vaccinare con AstraZeneca, secondo alcuni, va letto con l’informazione, giunta nei giorni scorsi, di arrivi straordinari di 2mila dosi di vaccini Pfizer e Moderna a Nizza e sul fatto che le registrazioni e le vaccinazioni per chi ha più di 55 anni, anche se non rientra nelle categorie “in prima linea”, sono in atto.

Il no ai volontari
A generare il “fiasco” anche il no espresso dalla Prefettura, su sollecito della Métropole Nice Côte d'Azur, ad aprire le vaccinazioni a tutte le persone di più di 55 anni, opportunità che sicuramente avrebbe indotto molti “esclusi” a recarsi a farsi vaccinare.

Le polemiche
Se Prefettura e Métropole (stante gli ottimi rapporti instaurati tra Nizza e il governo centrale) tacciono o “mitigano” la vicenda, non altrettanto si può dire per altri.
Su tutti un messaggio su Twitter postato da Anthony Frémondière, vice capo di gabinetto del Sindaco di Cannes, David Lisnard, personaggio che sta tentando la scalata nel mondo della “grande politica” e si presenta come alternativa, fra i Républicain, a Christian Estrosi, considerato “Macron compatible”.
Il messaggio partito da Cannes racconta una storia diversa e fa pochi sconti: “Questa operazione era destinata a fallire. Il pubblico ha avuto la possibilità di scegliere tra un grande centro dipartimentale remoto, con un vaccino che nessuno vuole o continuare ad andare in alcuni centri municipali molto efficienti come Cannes, che vaccina con Pfizer e Moderna. Ancora una volta, il governo e i suoi sostenitori locali stanno perdendo completamente il bersaglio e la comunicazione mascherata non porta da nessuna parte”.

Tante punture in un solo messaggio, rivolte a chi siede a Parigi e a chi siede a Nizza. Sicuramente le reazioni non si faranno attendere, forse partendo dall’avventatezza, considerato il ruolo di chi ha effettuato il comunicato, di definire pubblicamente AstraZeneca “vaccino che nessuno vuole”.





 


Beppe Tassone

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