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Altre notizie | 02 maggio 2021, 08:00

Qualche giorno e Nizza vedrà “nascere” un Diamante

Quando i lavori saranno ultimati, nascerà un nuovo complesso edilizio di circa 19 mila metri quadrati che ospiterà un hotel Hilton da 120 camere, 5 ristoranti, uno dei quali panoramico e 4.200 metri quadrati di uffici e negozi

Il "Diamante" di Nizza nelle interpretazioni fotografiche di Ghjuvan Pasquale

Il "Diamante" di Nizza nelle interpretazioni fotografiche di Ghjuvan Pasquale

Ore contate e poi il Diamante uscirà da terra” e sarà visibile in attesa che, fra un anno, il grande fabbricato posto a lato della stazione ferroviaria di Thiers, nel centro di Nizza, possa “unire” due quartieri con le sue forme destinate a diventare un altro simbolo cittadino.

Sei mesi di ritardo, rispetto ai tempi iniziali, qualche difficoltà, lo scorso anno al tempo del confinamento “duro” e per alcune pretese finanziarie da parte di chi doveva occuparsi della carpenteria.

 

 

Ora tutto è andato a posto e, ultimato lo scheletrato in cemento, ora inizia la parte “in metallo”, quella che consentirà al grande fabbricato di trasformarsi in un diamante.

Quando i lavori saranno ultimati, nascerà un nuovo complesso edilizio di circa 19 mila metri quadrati che ospiterà un hotel Hilton da 120 camere, 5 ristoranti, uno dei quali panoramico e 4.200 metri quadrati di uffici e negozi.

Destinato a diventare una nuova destinazione per residenti e turisti di Nizza, posto tra la stazione e avenue Jean Médecin, servito dal tram e dal treno, "ICONIC! "fa parte di una strategia globale per riqualificare il quartiere di Notre-Dame a sud e rilanciare il quartiere di Liberation a nord. Sarà anche un punto riferimento e rivitalizzazione della parte alta di Avenue Jean Médecin, contribuendo a riqualificare il quartiere della stazione.

 

 

Il progetto Iconic, ma ormai tutti lo chiamano Diamante, prevede la realizzazione di un insediamento immobiliare di 19mila metri quadrati, tutto in vetro, che unirà la Gare Thiers a Nizza con Avenue Jean Médecin.

Il primo obiettivo è proprio quello di legare i trasporti, unendo il treno al tram attraverso un collegamento che non si limiti ad agevolare lo spostamento delle persone attraverso sistemi meccanici, ma anche interrompere uno spazio che, anno dopo anno, si è degradato. Sotto il profilo dell’arredo urbano ed anche di un utilizzo a volte anche non del tutto lecito del territorio.

 

(il progetto)

L’obiettivo “vero, quello al quale la città dimostra di tenere ancora di più, non sta, però, tanto nell’unione est – ovest di Avenue Thiers, quanto nella creazione di un “richiamo” urbanistico, visibile anche da distante, che crei un legame nuovo (nord-sud) tra un  quartiere in fase di completo recupero e valorizzazione, quello di Liberation, e la parte più turistica della città che, proprio attraverso Avenue Jean Médecin, scende verso Place Massena, attraverso i grandi negozi dalle prestigiose insegne, fino a  giungere alla Promenade des Anglais ed alla Promenade du Paillon.

Una sorta di legame che interrompe la vista, certo non intrigante, della Voie Mathis (la sopraelevata che attraversa Nizza e che, pur nella comodità, costituisce uno schiaffo al buon gusto) e della linea ferroviaria che in quel tratto è pure sopraelevata.

 

(il progetto)

Apriranno le porte, all’interno dell’immensa costruzione di vetro costata 80 milioni di euro, ma nemmeno un centesimo di denaro pubblico, l’hôtel Hilton (più di 4.600 m2), una sala per spettacoli da 600 posti (975 m2), uffici e spazi lavorativi con sistemi innovativi e superfici commerciali (7.000 m2), bar (308 m2) e ristoranti (424 m2) dei quali uno panoramico, una sala di fitness di 2.000 m2.

Di che cambiare aspetto ad una strada e ad un quartiere che vie ai margini della strada centrale, di Avenue Jean Médecin, e che, fino ad ora, non era affatto appetibile. Fino ad ora…perché da quando il progetto Diamante è stato scelto è diventato problematico trovare alloggi da acquistare in quella zona.

 

 

 

 

Beppe Tassone

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