Politica - 20 luglio 2021, 08:00

Elezioni Presidenziali: il partito dei sindaci si materializza e spariglia le carte

“Taccuino elettorale”. Quasi 400 sindaci, tra i quali quello di Nizza e di Tolone, si schierano a fianco di Macron. Una lista civica di primi cittadini potrebbe essere il fatto nuovo delle importanti elezioni previste nel 2022

Il Palazzo dell'Eliseo

Il Palazzo dell'Eliseo

Mancano 9 mesi alle elezioni presidenziali francesi (10 e 24 aprile 2022) e meno di un anno a quelle per il rinnovo dell’Assemblea Nazionale (12 e 19 giugno 2022): una delle più importanti democrazie europee rinnoverà nel 2022 la propria classe dirigente e disegnerà la strada che sarà percorsa negli anni successivi dall’Unione Europea stessa.

Elezioni di estrema importanza alle quali Montecarlonews dedica un “taccuino” destinato a raccontare quanto sta accadendo in Francia ed a cercare di comprendere quale futuro sceglieranno per sé e per l’Unione Europea i cittadini francesi andando al voto per quattro volte nel “giro” di tre soli mesi.

Anche se siamo in piena estate, le novità non mancano, anzi sono talmente importanti da essere in grado di determinare una bella porzione del futuro prossimo.

A dare il destro a queste novità l’esito delle elezioni svoltesi nel mese di giugno nella Regione Provence-Alpes-Côte d'Azur.
I riflettori erano tutti puntati su Marsiglia dove si giocava una partita decisiva il cui esisto era considerato un laboratorio politico da essere analizzato fino in fondo.

I grandi contendenti di sempre (l’estrema destra di Marine le Pen) e i Républicains si erano organizzati per affrontare la tornata elettorali ad "anime stravolte".

Un candidato centrista e dal volto presentabile per la destra estrema, anti europea, del Rassemblement Nationale ed un programma di chiusura dura nei confronti del governo e delle anime centriste, con tra i protagonisti il deputato nizzardo Eric Ciotti, per i Républicains.

Conto fatto senza l’oste: l’uscita dal partito dei Républicains di una serie di sindaci importanti, fra i quali quello di Nizza, Christian Estrosi e quello di Tolone Hubert Falco, la volontà di non andare contro alle sensibilità del centro e della sinistra hanno portato alla rinuncia al ballottaggio da parte della sinistra e all’elezione di Renaud Muselier alla Presidenza del PACA.

Era il segnale che il movimento dei sindaci attendeva e così, domenica scorsa, mentre i francesi chiudevano il lungo ponte iniziato il 14 luglio, Le Journal du Dimanche ha pubblicato un documento, sottoscritto da 382 sindaci di centri importanti di tutta la Francia nella quale i primi cittadini plaudono alle iniziative di Emmanuel Macron e al “coraggio per le decisioni prese ed alla loro chiarezza” sul piano sanitario ed hanno condiviso “sul piano economico la priorità data al lavoro, alla produzione e al merito”.

Al di là delle parole è il segnale che Emmanuel Macron attendeva: privo di un partito, con la République en Marche ormai in smantellamento, il Presidente senza esercito, si trova ora a fianco il movimento formato da importanti primi cittadini francesi che sono al vertice della fiducia da parte dei loro cittadini, come testimoniano vari sondaggi.

La nascita di un “partito dei sindaci”, una sorta di lista civica disarticolata dai partiti, ma fortemente radicata sul territorio, rappresenta per Macron una carta che potrebbe rivelarsi vincente per sbaragliare gli avversari al primo turno e giungere al ballottaggio con Marine Le Pen.

Col risultato finale scontato ed una nuova classe dirigente pronta ad affrontare le successive elezioni legislative di giugno ottenendo una messe di voti e di seggi in Parlamento.

Non a caso sono in atto due corse in Francia, la prima a vaccinarsi per evitare di dover restare chiusi in casa o quasi e la seconda ad allinearsi con il raggruppamento dei sindaci che, essendo disarticolato delle colorazioni partitiche, consente a tutti di approcciarsi e di approfittare del “domino” che potrebbe registrarsi nei mesi successivi con centinaia di posti che, “a cascata”, per via delle leggi sulle incompatibilità potrebbero rendersi disponibili.

Per il momento la pubblicità delle nuove adesioni viene centellinata, anche per dare l’idea dei fiume che aumenta di giorno in giorno la portata.

Nel Dipartimento delle Alpi Marittime hanno sottoscritto il documento pubblicato su Le Journal du Dimanche: Georges Botella, sindaco di Théoule sur Mer, Jean-Paul David, sindaco di Guillaumes, Christian Estrosi, sindaco di Nizza, Louis Nègre, sindaco di Cagnes sur Mer, Joseph Segura, sindaco di Saint-Laurent du Var e David Varrone, sindaco di Andon.



Beppe Tassone

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