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Business | 16 agosto 2021, 07:00

Da oggi pass sanitaire obbligatorio per entrare nei grandi centri commerciali. Il Prefetto rinnova anche l’ordinanza “virtuale” sull’obbligo della mascherina all’aperto

Si tratta di 6 grandi centri commerciali di Nizza, Saint Laurent du Var, La Trinité, Antibes e Mandelieu. Confermato anche il divieto di bere alcolici sulle pubbliche strade, ma nessuno poi fa rispettare il provvedimento al pari di quello sull’obbligo della mascherina

Cap 3000 a Saint Laurent du Var

Cap 3000 a Saint Laurent du Var

Era nelle cose con l’epidemia di Covid che si è infiammata in Costa Azzurra con numeri che meritano attenzione: il Prefetto delle Alpi Marittime, Bernard Gonzalez, ha sottoscritto un’ordinanza con la quale, da oggi, lunedì 16 agosto 2021, viene reso obbligatorio il possesso del pass sanitaire per accedere a 6 centri commerciali con una superficie di vendita superiore a 20mila metri quadrati.

Si tratta di:

  • Cap 3000, Saint-Laurent-du-Var ;
  • Auchan, La Trinité ;
  • Carrefour Lingostière, Nice ;
  • Carrefour TNL, Nice ;
  • Carrefour, Antibes ;
  • Géant Casino, Mandelieu-la-Napoule

Per entrare in questi centri sarà anche necessario indossare la mascherina.

 

Il Prefetto ha pure provveduto a rinnovare le ordinanze, rimaste peraltro palesemente lettera morta e assolutamente non rispettate, con le quali viene stabilito l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto del Dipartimento e vietati il consumo di alcolici sulle strade pubbliche e le attività musicali amplificate.
Il provvedimento prevede già dal 26 luglio, che  l'uso della mascherina sia obbligatorio a partire da undici anni nei seguenti spazi pubblici:

  • Mercati al coperto e all'aperto;
  • Mercatini, brocantes, braderie, vendite, vide greniers e mercatini all'aperto organizzati in spazi pubblici o normalmente aperti al pubblico;
  • Strade urbane con traffico pedonale;
  • Aree nelle quali il traffico stradale è limitato a 20 km/h;
  • Centri commerciali e spazi assimilati di grandi e medie superfici, nonché relativi parcheggi;
  • Aree dei centri commerciali e dei centri urbani caratterizzate da un'elevata concentrazione di pubblico;
  • In occasione di manifestazioni che si svolgono nel territorio del dipartimento delle Alpi Marittime;
  • Entro un perimetro di 50 metri intorno agli ingressi di asili nido, scuole, collegi e licei, 15 minuti prima e dopo l'apertura e 15 minuti prima e dopo la chiusura di tali strutture;
  • Entro un perimetro di 50 metri intorno agli accessi agli istituti di istruzione artistica e agli istituti di istruzione superiore durante l'orario di frequenza di tali istituti;
  • Entro un perimetro di 50 metri attorno agli ingressi degli stabilimenti aperti al pubblico nei quali è obbligatorio l'uso della mascherina ai sensi delle disposizioni normative vigenti.

Eccezioni all'obbligo di indossare la mascherina:

L'uso della mascherina non è obbligatorio nelle seguenti aree pubbliche:

  • Spazi naturali, spazi verdi urbani (parchi, giardini e aree paesaggistiche lungo i corsi d'acqua) e la costa (spiagge), i bordi dei corsi d’acqua (stagni, laghi e giochi d'acqua nei centri ricreativi);
  • L'obbligo di indossare la mascherina non si applica alle persone con disabilità che abbiano un certificato medico che giustifichi tale esenzione;
  • L'obbligo di indossare la mascherina non si applica alle persone che partecipano ad attività fisiche o sportive.


Divieto di consumo di alcolici sulle strade pubbliche e attività musicale amplificata in tutti i comuni del dipartimento

  • È vietato il consumo di bevande alcoliche sulle strade pubbliche.
  • È vietata l'attività musicale amplificata da emittenti, altoparlanti, negli stabilimenti e nei locali che ricevono il pubblico e che riproducono normalmente musica amplificata.
  • Qualsiasi attività musicale amplificata da emittenti, altoparlanti è vietata sulle strade pubbliche.


È sufficiente recarsi sui lungomari della Costa Azzurra o nei centri storici per rendersi conto di come più che ordinanze si tratti di “grida manzoniane”.
Mascherine indossate se ne vendono in numero infinitesimale, mentre si continua tranquillamente a bere alcolici seduti sulle panchine o in spiaggia.
Lo testimoniano le centinaia di bottiglie abbandonate che, il mattino presto, si notano lungo le strade delle principali località turistiche della Costa Azzurra.


Beppe Tassone

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