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Ambiente | 24 agosto 2021, 18:00

Costa Azzurra: alla scoperta del territorio. Bonson

Montecarlonews propone luoghi, itinerari, passeggiate alla scoperta del Dipartimento delle Alpi Marittime. Le foto sono di Danilo Radaelli

Bonson, fotografie di Danilo Radaelli

Bonson, fotografie di Danilo Radaelli

In sella alla sua bicicletta, Danilo Radaelli ci conduce a far conoscenza con un bel villaggio dell’arrière pays nizzardo.
Bonson è spesso associato al termine occitano medievale bo (n) son, Ariete.

 

 

Tuttavia, il sito su cui è costruito il villaggio incoraggia la scelta della seguente etimologia: Bouzon (antico francese) e Bonso (provenzale): chiusa, sbarra, sporgenza.

In dialetto locale, baus, bausson significa piccola scarpata e in dialetto nizzardo, bausse: roccia ripida.

 

Nel 1691 il nome del villaggio era diventato Bausson. Dal 1760 si chiama Bonson.
Bonson è un villaggio a 20 km in linea d'aria da Nizza ed a un’ora dalle località di sport invernali delle Alpi Marittime.

Il comune, con una popolazione di quasi 700 abitanti, presenta una estensione di 334 ettari di boschi e 100 ettari di ulivi e si trova sulla riva destra del fiume Var.

 

Bonson é posato su uno sperone roccioso che domina per quasi 300 metri la confluenza dei fiumi Var e Vésubie.
Mentre il versante settentrionale del paese è costituito da inospitali scogliere rocciose, il versante meridionale, dal fiume Var al paese, è suddiviso in terrazzamenti coltivati ad ulivi. Questo patrimonio di bellezza e ricchezza, costruito dal lavoro e dal genio architettonico delle generazioni passate, è anche un patrimonio di sicurezza contro il fuoco che costituisce un costante pericolo.

 

Il paesaggio è interessante e unisce i tormentati rilievi delle montagne alla rassicurante presenza degli ulivi, anche se sono molte le querce ed i pini.

Da visitare il villaggio che si trova su un crinale sotto un'imponente vetta di 350 metri e presenta una fitta rete di vicoli e scale oltre a porticati e ai suggestivi lavatoio coperto e frantoio tradizionale.
Notevoli anche gli edifici religiosi tra i quali la Chiesa parrocchiale di Saint-Benoît.





Beppe Tassone

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