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Ambiente | 29 settembre 2021, 18:00

Sentieri della Costa Azzurra: Sommet du Broc (Foto)

Montecarlonews propone luoghi, itinerari, passeggiate alla scoperta del Dipartimento delle Alpi Marittime. Le foto sono di Danilo Radaelli

Il sentiero che conduce al Sommet du Broc, fotografie di Danilo Radaelli

Il sentiero che conduce al Sommet du Broc, fotografie di Danilo Radaelli

Danilo Radaelli torna a proporci dei sentieri che si snodano nel Dipartimento delle Alpi Marittime, questa volta, un poco in bicicletta e poi a piedi, ci accompagna alla scoperta di quello che conduce al Sommet du Broc.

 

 

Il sentiero che conduce al Sommet du Broc, domina la valle del Var e i villaggi in collina: Gattières e Carros.

 

Partendo dal paese di Broc, l’escursione inizia con la salita di un lungo vallone ombreggiato poi man mano che ci avviciniamo alla vetta di Broc il circuito diventa panoramico: si vedono prima le cime del Mercantour poi, in fondo, la valle del Var, il borgo collinare di Carros, ma anche il mare tra Nizza e Monaco.

 

Si parte da una stradina che sale sopra il paese di Broc e s’imbocca il sentiero che si innesta nella conca della valle.

 

 

Le Broc è un paesetto arroccato su uno sperone roccioso che domina la confluenza tra il Var e l'Estéron, e sovrasta la montagna del Chiers.
Le Broc si sviluppa lungo stradine incantevoli, delimitate da vecchie case in pietra e raggruppate attorno a una piazza pittoresca circondata da arcate.
Grazie alle tante vestigia del passato Le Broc è un paese ricco di cultura e di beni architettonici. Nei pressi del vecchio castello si gode uno splendido panorama sulle Alpi.

 

Da vedere: la chiesa di Sainte-Marie Madeleine (1563), le cappelle di Sainte-Marguerite e St-Sébastien, il frantoio.
Un po’ di storia della località, con l’aiuto del web
Dopo la conquista romana, portata a compimento nel 14 a.C., l'imperatore romano Augusto organizza le Alpi in province, e il territorio di Le Broc dipende dalla provincia delle Alpi Marittime.

 

 

Nell'alto medioevo nella zona operarono i monaci della potente abbazia di San Colombano di Bobbio ed al suo ricco feudo monastico, che già avevano fondato nel cuneese l'abbazia di San Dalmazzo di Pedona, nel VII secolo l'abbazia di Taggia e nel VIII secolo a Nizza il monastero di Cimiez. Essi operavano in raccordo e con scambio di merci attraverso i valichi con i monaci dell'abbazia di Lerino, che da monaci eremiti avevano accolto la regola cenobitica di san Colombano diffondendosi anche fuori dall'isola.

 

Furono monaci famosi per la cultura, lo studio ed il lavoro, e per la riapertura di vie commerciali, la coltivazione intensiva con nuove tecniche agricole, bonifiche terriere e terrazzamenti, e la conservazione degli alimenti; tutte le fondazioni accoglieranno verso il IX secolo la regola benedettina.

Nel corso del medioevo Le Broc fece parte della Borgogna Cisgiurana e poi del Regno d'Arles. Attorno al X secolo divenne parte della contea di Provenza, per poi passare ai re di Francia.




Beppe Tassone

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