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Ambiente | 21 novembre 2021, 07:00

L’aeroporto di Nizza e Les Saintes Marie de la Mer rischiano di essere inghiottiti dal mare!

Lo denuncia un rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico. A rischio anche la penisola di Giens, nei pressi di Hyères. Secondo il rapporto: “Nessuno è al sicuro. La situazione sta peggiorando sempre di più, più velocemente e nel modo peggiore "

L’aeroporto di Nizza e Les Saintes Marie de la Mer rischiano di essere inghiottiti dal mare!

L’aeroporto di Nizza potrebbe essere sommerso dalle acque: il 6° rapporto del GIEC, il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, punta il dito su tre aree della Région Provence-Alpes-Côte d'Azur che potrebbero essere fortemente a rischio in caso di ulteriore crescita delle temperature, con conseguente innalzamento del livello dei mari, Mediterraneo compreso.

Si tratta dell’Aeroporto di Nice Côte d'Azur, della penisola di Giens, nei pressi di Hyères nel Var e della cittadina di Les Saintes Marie de la Mer in Camargue.

Secondo Inger Andersen capo del Gruppo creato dalle Nazioni Unite: "Ci hanno parlato per oltre 30 anni dei pericoli derivanti dal riscaldamento del pianeta. Il mondo ha ascoltato, ma non ha sentito. Il mondo ha ascoltato, ma non ha agito con sufficiente vigore. Il cambiamento climatico è qui ora. Nessuno è al sicuro. E sta peggiorando sempre di più, più velocemente e nel modo peggiore ".

Fenomeni di innalzamento del livello dei mari e di diminuzione dell’ampiezza delle spiagge già si erano manifestati, in questi ultimi anni, sia in Costa Azzurra, sia nella vicina Liguria.
Ora è il rapporto dell’organismo delle Nazioni Unite a puntare il dito ed a segnalare il rischio si sta correndo.

Wolfgang Cramer, direttore della ricerca presso il CNRS, l'Istituto Mediterraneo per la Biodiversità e l'Ecologia Marina e Continentale di Aix-en-Provence, non ha taciuto, nel corso di una riflessione ripresa da Nice, che "l'innalzamento del livello del mare, rischia di rendere necessario lo spostamento delle popolazioni”.

Del resto  non si possono dimenticare i recenti disastri subiti dalla Regione Provence-Alpes-Côte d'Azur non solo lo scorso anno, ma anche nel 2019 e nel 2015 tanto per fermarsi agli episodi più recenti.

Il rischio più immediato pare essere quello che corre la Camargue, con Les Saintes Marie de la Mer la cui popolazione potrebbe essere evacuata, ma anche l’aeroporto di Nizza è inserito nel rapporto del GIEC e così si riapre il dibattito su un suo ampliamento e sull’opportunità o meno di intensificare la creazione di unità immobiliari lungo la piana del fiume Var.

Pronta la reazione del Sindaco di Nizza, Christian Estrosi al rapporto del GIEC.
Con un messaggio postato sulle reti sociali il primo cittadino della capitale della Costa Azzurra ha così commentato: “Lo temevamo, ma il 6° rapporto #GIEC parla chiaramente dell'urgenza di avere un'azione pubblica più orientata alla lotta al riscaldamento globale.

La città di Nizza e la Métropole Nice Côte d’Azur questa transizione l’hanno già avviata. Il 25 ottobre 2019 la nostra Métropole ha aderito al Piano Territoriale Clima Aria Energia per dare una risposta alle sfide del cambiamento climatico: promuovere il chilometro zero e il cibo locale, mobilità dolce ed anche la gestione sostenibile delle sue risorse.

Da allora, abbiamo continuato nei nostri sforzi, in particolare accelerando la decarbonizzazione dei trasporti, portando avanti un ambizioso piano ciclistico ed assegnando alla natura un posto al centro di #Nizza06. Abbiamo operato la scelta di un'ecologia pragmatica, concreta ed efficiente.

Questi cambiamenti da soli non sono sufficienti per invertire la tendenza tragicamente descritta nel rapporto GIEC, ma collettivamente, stati, territori, imprese e cittadini, devono rallentare il riscaldamento del nostro pianeta”.



Beppe Tassone

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