Immobiliare - 23 febbraio 2022, 08:00

Affitti turistici a Nizza: Airbnb impone la pubblicazione del codice dell’alloggio sulla piattaforma on line

La decisione è ben vista dalla città di Nizza che ha, in ogni caso, messo in atto sistemi di controllo e di allerta dei siti specializzati per “stanare” gli abusivi

Scorcio di Nizza

Scorcio di Nizza

Gli affitti turistici rappresentano l’alfa e l’omega per i proprietari di alloggi e per i condomìni.

L’affitto tramite piattaforme digitali rende sicuramente di più di quelli a lungo tempo e contemporaneamente crea minori problemi nell’incassare le locazioni ed anche nel riappropriarsi dell’alloggio, nel contempo creano problemi, a volte grossi, nei condomìni alle prese con affittuari a tempo che non sono il massimo né nella pulizia, né nel rispetto delle regole.

Un problema anche per le città che, spesso, vedono sfuggire enormi fondi che dovrebbero provenire dalla tassa di soggiorno e che devono confrontarsi con affitti in nero e tentativi, spesso riusciti, di sfuggire ai controlli.

Nizza, per poter affittare con la modalità “turistica” il proprio alloggio per oltre 120 giorni l’anno è necessario ottenere la modifica di destinazione dell’alloggio e questo spesso impatta con le decisioni delle assemblee condominiali.

Una novità che dovrebbe mettere un poco di chiarezza nel settore viene ora dal leader degli affitti on line, la piattaforma Airbnb, che impone, per pubblicare l’avviso della disponibilità alla locazione turistica di un alloggio, l’indicazione del codice che dimostra l’avvenuta registrazione del locale.

Una caratteristica già richiesta dalla piattaforma a Parigi, Lione, Bordeaux, Arles ed Aix en Provence ed ora indispensabile anche a Nizza e Marsiglia.

La decisione è ben vista dalla città di Nizza che ha, in ogni caso, messo in atto sistemi di controllo e di allerta dei siti specializzati per “stanare” gli abusivi.

La piattaforma Airbnb è stata la prima a mettere in atto questa misura, a ruota, è facile da ipotizzare, aderiranno anche le altre piattaforme specializzate e il margine di abusivismo e di opacità potrebbe ridursi sensibilmente.






Beppe Tassone

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