Business - 13 aprile 2022, 08:00

Affittare un proprio appartamento in Costa Azzurra: ecco cosa sapere

Quando se si decide di affittare il proprio alloggio, occorre riflettere bene e considerare che l'alloggio non è più nella nostra disponibilità

Scorcio di Nizza

Scorcio di Nizza

Nella città di Nizza, sono molti gli italiani che investono in studio o in alloggi di due stanze, di piccole dimensioni, per godersi la Costa Azzurra durante il fine settimana o nel periodo delle vacanze.

Queste persone, normalmente, arredano gli alloggi secondo il proprio gusto e vi lasciano i propri effetti personali, così da agevolare il loro pendolarismo tra la Francia e l’Italia.

Quando decidono di non venire più in Francia e di non utilizzare più il loro appartamento, lo destinano alla locazione, arredato, nello stato in cui si trova e per un lungo termine.

Questa modalità di affitto è ora regolata dalla legge Alur, varata il 24 marzo 2014, che ha modificato la precedente normativa che si occupava solo degli affitti di appartamenti non ammobiliati destinati alla residenza.

Tale normativa, ora, si applica anche agli inquilini che sottoscrivono il contratto “tipo”, per la propria residenza, in un appartamento arredato.

Con la firma del contratto, il locatario diventa l'unico occupante dell'appartamento.

Questo, di fatto, impedisce al proprietario di entrare nel proprio alloggio quando lo desidera.

Di conseguenza, non è neppure autorizzato a chiedere al proprio inquilino la disponibilità dell’alloggio, quando questi va in vacanza.

Egualmente, il proprietario dovrà liberare l’appartamento dei suoi effetti personali e gli armadi dovranno essere a totale disposizione dell’affittuario.

Questa legge si applica dal 1 ° settembre 2015 e definisce anche la lista dei mobili che, in ogni caso, debbono essere in dotazione nell’appartamento.

L'inquilino sottoscriverà un contratto minimo di un anno, tacitamente rinnovabile.

Il proprietario che vuole rientrare nella disponibilità del proprio alloggio, deve informare l'inquilino tre mesi prima della data di rinnovo del contratto di locazione e deve avere, a supporto, una valida ragione lo giustifichi.

Sono ritenuti, dalla legge, plausibili: andare a risiedere nell’appartamento destinandolo ad abitazione principale (e non secondaria) per sé o per la propria famiglia, vendere il bene oppure l’inottemperanza ai propri obblighi contrattuali da parte dell’inquilino.

Per questi motivi, quando se si decide di affittare il proprio alloggio, occorre riflettere bene e considerare che l'alloggio non è più nella nostra disponibilità.

Se si vuole, invece, poter continuare ad usufruire del proprio appartamento nei mesi estivi, vi è un’altra soluzione: quella di destinare l’appartamento a residenza ammobiliata per studenti.

Su questa opportunità ci soffermeremo in un prossimo articolo.

Beppe Tassone

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