Ambiente - 16 maggio 2022, 08:00

“Salviamo le api!”, parte la campagna contro la vespa velutina

In tutto il Dipartimento delle Alpi Marittime. Come e chi segnalarne la presenza. Sono micidiali con le api. Lunghe mediamente 30 millimetri riconoscibili per il corpo scuro e la linea gialla che taglia l’addome

Vespa velutina

Vespa velutina

La vespa velutina è la nemica numero 2 delle api (il nemico numero 1 è l’inquinamento con i conseguenti cambiamenti climatici, ma pochi lo considerano) e nel Dipartimento delle Alpi Marittime è partita la caccia ai nidi di questo insetto che distrugge senza pietà gli apiari.

Introdotta accidentalmente in Francia nel 2004, la presenza del calabrone asiatico (altro nome con cui è conosciuta la vespa velutina) è progredita anno dopo anno.

Anche quest’anno il Dipartimento delle Alpi Marittime dà l’avvio ad una campagna per cercare di eliminare l’insetto e “salvare” i troppi apiari a rischio.
Il dispositivo messo in campo riguarda le abitazioni private con l’invito a segnalare la presenza di vespai utilizzando il numero verde 0805-460-066 (chiamata gratuita) dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 20 o il sito web mesdemarches06.fr.

Dopo la segnalazione, gratuitamente interverranno tecnici dipartimentali con un’azione in due fasi.

  • Prima fase: confermare la specie, geolocalizzare il nido fornendo tutti i dettagli delle sue caratteristiche, della sua posizione e della sua distanza da un sentiero percorribile in auto.
  • Seconda fase: neutralizzazione del nido, distruzione e distacco.

Per avere una dimensione del problema, nel 2021 in sei mesi sono pervenute 1.164 segnalazioni delle quali 970 provenivano da privati e un centinaio circa da organizzazioni istituzioni di queste 676 hanno portato alla distruzione di nidi.

 

Alcune informazioni con l’ausilio del web. Il calabrone asiatico (Vespa velutina), detto anche calabrone dalle zampe gialle, è un imenottero della famiglia Vespidae, originario del sud-est asiatico.

Negli anni recenti, la prima registrazione risale al 2005, la sottospecie nigrithorax è stata accidentalmente introdotta nella zona meridionale della Francia. Da lì si è diffusa in Spagna, Portogallo, Belgio e Italia.
È lunga mediamente 30 mm ed è riconoscibile per il corpo scuro e la linea gialla che taglia il suo addome, al cui interno è presente un triangolino nero. Morfologicamente simile al comune calabrone europeo (Vespa crabro), se ne differenzia per le dimensioni minori, e soprattutto per il colore (l'europeo infatti presenta una colorazione più chiara e alcuni tratti rossi).

Come i comuni vespidi diffusi in Europa è dotata di un pungiglione e presenta un comportamento discretamente aggressivo nei confronti dell'uomo. Secondo gli entomologi la sua pericolosità, per gli uomini e i mammiferi in genere, e anche l'aggressività va paragonata a quella delle altre vespe europee. In particolare la Velutina non può considerarsi più pericolosa della vespa crabro che in virtù della maggior mole ha semmai più veleno.

Maggiore è invece la sua pericolosità per le api, suo alimento preferito, soprattutto per quanto riguarda le specie europee. Pur abilissimo predatore di api anche nel suo territorio di origine, è in Europa che questo imenottero riesce a minare seriamente l'esistenza delle comunità apiarie. Le specie apiarie del sud-est asiatico hanno adottato infatti dei comportamenti validi per combattere questo loro predatore e non ancora noti alle api europee.


Beppe Tassone

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