C’è chi teme addirittura di non riuscire ad aprire, molti hanno ridotto gli orari, alcuni ristoranti non effettuano più il secondo turno: non si trovano camerieri né addetti ai ristoranti ed ai pubblici esercizi e la stagione estiva incalza con gli inizi che si sono rivelati più che esaltanti.
Il problema è che il lavoro ci sarebbe, ma…mancano i lavoratori.
Il Pôle Emploi si è dato da fare: a marzo erano disponibili, in tutta la Regione Provence-Alpes-Côte d'Azur, 30 mila posti di lavoro, per lo più nel settore dei bar e ristoranti, ora sono stati ridotti a 10 mila, ma sono ancora tanti.
Soprattutto perché è stata fatta una campagna di sensibilizzazione, sono state migliorate le condizioni di lavoro, ma mancano ancora troppe persone per assicurare il pieno funzionamento di un settore che è strategico per il turismo.
Nel Dipartimento delle Alpi Marittime vi è una richiesta immediata di 7 400 posti, dei quali si valuta che, in settimana, ne saranno soddisfatti non più di 2 mila: davvero pochi!
Così la ricerca d’impiego, anche attraverso le reti sociali, si è estesa all’estero ed al mondo degli studenti, sperando di riuscire a tamponare la situazione.
Dopo due anni di pandemia, da Pasqua in poi è stata rilevata una crescita notevole nelle presenze turistiche, numeri che potrebbero “polverizzare” i record precedenti, ma il settore strategico per eccellenza, quello di bar e ristorazione, rischia di andare in crisi.
Non per l’aumento dei prezzi o a causa di guerra o pandemia, ma perché mancano gli addetti.
Anche questo è un segno dei tempi.