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Business | 19 agosto 2022, 08:00

Nizza, Christian Estrosi dice no alla liberalizzazione dei dark store nei centri cittadini

Nella lettera al Ministro i timori per la desertificazione dei centri cittadini, la crescita dell’inquinamento e l’impoverimento della rete commerciale

Dark store

Dark store

Li chiamano dark store, sono dei magazzini dedicati e progettati per servire esclusivamente i clienti del commercio online: nascono non come funghi, ma quasi, nei centri abitati, sostituendosi in alcuni casi a negozi di vicinato e, in altri casi, occupando il pianterreno o il primo sotto suolo di case destinate anche all’abitazione privata.

Generano traffico, ma non affari nel quartiere e man mano indeboliscono la rete dei negozi di prossimità, già messa in forte difficoltà dal Covid e dal commercio on line.
Quella dei dark store è un’evoluzione del commercio on line in quanto assicura generi, anche alimentari, in tempi rapidissimi, questione di un’ora, per lo più, o al momento indicato dagli acquirenti, con implicazioni ancor più dannose per i piccoli negozi che si trovano a fronteggiare una difficile concorrenza ed anche per le produzioni del territorio.

 

Nizza non è estranea al fenomeno divenuto preoccupante al punto che il Consiglio Municipale ha approvato all’unanimità una deliberazione regolamentare che vuole limitare il fenomeno.

Per questa ragione il comune di Nizza ha reagito prontamente alla notizia che i dark store potrebbero presto essere liberalizzati con un provvedimento legislativo.
Christian Estrosi ha scritto al Ministro con delega alla Città e all'Abitazione per chiedergli che i sindaci abbiano la libertà di decidere se aprire o meno questi capannoni urbani nella loro città.
Oggi mi faccio da portavoce di tanti sindaci di Francia che, oltre a scoprire questa bozza di testo, non hanno la sensazione di essere consultati quando sono, ancora una volta, in prima linea di fronte a questi operatori che non esercitano attività commerciali ma pura logistica, generando notevoli disagi.
La città di Nizza vuole porre fine allo sviluppo di queste attività nel centro della città. Il 30 giugno 2022, il consiglio comunale di Nizza ha votato all'unanimità una delibera contro la crescita incontrollata di questi magazzini urbani che riducono il nostro tessuto commerciale, svalutano i negozi locali e minano l'attrattiva dei nostri centri cittadini.
I dark store generano un notevole inquinamento ambientale ed acustico a causa del flusso costante di veicoli.
Generano notevoli disturbi all'ordine pubblico a causa del comportamento incivile di alcuni addetti alle consegne e dell'attività che può essere svolta in modo continuativo, 24 ore su 24
”.

Con la sua lettera, Christian Estrosi chiede che il Governo permetta a ciascun sindaco di regolamentare questa attività dando ai comuni il potere di autorizzare o meno l'apertura di dark store.

 



Beppe Tassone

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