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Altre notizie | 27 settembre 2022, 08:00

Epidemia di gastroenterite acuta: Nizza e Saint Laurent du Var particolarmente colpite

L’infezione si sta rapidamente diffondendo, dalle scuole alle famiglie ai luoghi di lavoro. Nel PACA 160 casi ogni 100 mila abitanti

Nizza, Ospedale infantile Lenval

Nizza, Ospedale infantile Lenval

È la prima vera epidemia dopo l’inizio delle scuole e il Covid non c’entra nulla.
Nella Regione Provence-Alpes-Côte d'Azur, con particolare riferimento al Dipartimento delle Alpi Marittime, è il momento della gastroenterite acuta: l’epicentro a Nizza e Saint Lauren du Var
Ad esserne colpiti per primi ed a provvedere la successiva diffusione negli ambiti famigliari, sono stati i bambini ed i ragazzi: la scuola sarebbe il luogo di diffusione dell’infezione.

Sintomi acuti, dalla nausea al vomito alla diarrea, qualche linea di febbre.
Nessuna responsabilità alle mense scolastiche: i piatti dei cibi che hanno consumati i ragazzi sono stati esaminati e le analisi hanno dato risultati negativi. Ogni istituzione deve conservare del cibo somministrato per alcuni giorni proprio a scopo di controllo, quindi le verifiche sono state immediate.

 

Inoltre ad essere colpiti sono ragazzi, anche compagni di classe, che mangiano cibi diversi per via delle allergie alimentari o delle regole religiose, quindi nulla a che vedere con le mense scolastiche.

La rete di monitoraggio sanitario Sentinelles, del resto, colora in rosso, per quanto concerne la gastroenterite, la Regione PACA, attribuendo 160 casi ogni 100 mila abitanti, seconda solo a quella dell’Hauts-de-France (180 casi su 100 mila abitanti).
Quello che emerge in questi giorni è una rapida diffusione che, dai ragazzi si estende alle famiglie e da queste ai luoghi di lavoro.

Pare proprio che da questa epidemia sarà difficile sfuggire: ancora una volta le mascherine vengono indicate come un’utile barriera.

I primi sintomi sono diarrea, vomito e non è raro che il paziente abbia un movimento intestinale quattro o cinque volte nello stesso giorno.

Consigli ne vengono dati tanti: non uscire (la “gastro” è infettiva e il virus può sopravvivere dalle 8 ore fino a una settimana), lavarsi frequentemente le mani e fare attenzione alla dieta alimentare.
Sotto questo profilo occorre idratarsi molto, ma in modo frequente e non con grandi quantitativi di liquidi per evitare la ricomparsa della diarrea.
Tra i cibi privilegiare il riso, le patate, la pasta, le carote, la carne magra e la semola.
Unica frutta consigliata, la banana, evitare invece i frutti e i legumi freschi e gli altri alimenti ricchi di fibre. Da evitare anche il latte e i prodotti derivati.



Beppe Tassone

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