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Sport | 07 ottobre 2022, 19:00

Mondiali di calcio: cresce la voglia di boicottaggio. A Nizza se ne occuperà il Consiglio Municipale

Sono decine le città francesi che non creeranno le fan zone: dito puntato sui troppi lavoratori deceduti e sugli stati “usa e getta” dotati di impianto di climatizzazione

Mondiali di calcio: cresce la voglia di boicottaggio. A Nizza se ne occuperà il Consiglio Municipale

In Italia la questione nemmeno si pone, causa l’eliminazione dai mondiali di calcio della nazionale azzurra, in Francia, invece, il vento del boicottaggio dei Mondiale del Qatar che inizieranno il prossimo 21 novembre per terminare il 18 dicembre sta soffiando sempre più forte.

Numerosi grandi città, tra le quali Parigi, Marsiglia, Strasburgo, Bordeaux, Nancy, Reims e Lille hanno fatto sapere che non allestiranno né le fan zone, né maxi schermi: chi vorrà vedere le partite della Coppa del Mondo dovrà sedersi sul divano di casa e accendere il proprio televisore o trovarsi un bar.
Impresa, questa, non semplice perché molti bar hanno aderito, essi stessi, al boicottaggio e non diffonderanno le partite.

 

 

Cosa sta succedendo?
Tre questioni si sommano per dare peso al movimento per il boicottaggio, partito dai più giovani e che ora si sta diffondendo tra tutte le età: l’enorme numero di lavoratori stranieri, si calcola intorno ai 7 mila, deceduti mentre erano impegnati nei cantieri per la realizzazione degli impianti e delle infrastrutture, lo schiaffo all’ambiente con stadi dotati di aria condizionata, destinati ad essere utilizzati per poche gare e poi distrutti, due ragioni etiche.

La terza, molto meno prosaica, è che le gare sono in programma in una stagione fredda e piovosa con problemi aggiuntivi se le fan zone sono all’aperto, enormi, per via dei costi, se dovessero essere realizzate al chiuso.

Così il boicottaggio è partito, anche senza la benedizione di alcune organizzazioni quali Amnesty International che non hanno chiesto questo provvedimento per consentire una corretta informazione su quanto avviene in Qatar.
La Federazione Calcio Francese, da parte sua, sta organizzando una raccolta di denaro per sostenere le famiglie dei lavoratori stranieri deceduti durante i lavori.

In ogni caso il boicottaggio è partito e ogni giorno giungono adesioni all’iniziativa mentre le reti sociali danno conto dei bar e degli esercizi pubblici “calcio free” durante i mondiali.

E in Costa Azzurra?
Se ne occuperà il prossimo 13 ottobre il Consiglio Municipale di Nizza, su iniziativa di alcuni gruppi di minoranza, mentre la posizione dei sindaci delle due maggiori città, Christian Estrosi e David Lisnard, appare molto pragmatica.
Ad una specifica domanda, il Sindaco di Nizza ha così risposto: "La strada è lunga e disseminata di insidie. Propongo in ogni caso tu mi rifaccia la domanda se la Francia sarà in finale o in semifinale…”.



Beppe Tassone

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