Immobiliare - 23 novembre 2022, 08:00

Adeguare l’appartamento alla normativa energetica: un sito del governo francese aiuta con le giuste informazioni

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

E’ il momento di “adeguare” il proprio alloggio, soprattutto se s’intende affittarlo o se la prospettiva è quella di venderlo.

La classificazione DPE (Diagnostic de Performance Énergétique) è sempre più importante e, in alcuni casi, determinante.
Per questa ragione è necessario migliorare le prestazioni energetiche: legge sul clima e la resilienza ha già vietato, dallo scorso agosto, l'aumento degli affitti per le abitazioni classificate F e G.

Inoltre, dal 1 ° gennaio 2025, gli appartamenti classificati “G” non potranno più essere affittati, dal 2028 il divieto si estenderà alla “F” e dal 2034 alla “E”.

Per iniziare in ristrutturazione energetica in modo efficiente e beneficiare dei molti aiuti previsti dalla legislazione francese il governo francese ha attivato un sito internet, utile per ottenere informazioni indispensabili anche per accedere ai fondi disponibili per i privati che intendono adeguarsi alla normativa. E’ sufficiente cliccare su https://france-renov.gouv.fr/ 

Cos’è il DPE?
Il DPE è stato istituito nel 2006 al fine di recepire la direttiva europea per la prestazione energetica degli edifici. È diventato uno strumento pubblico generico per informare le famiglie sulle prestazioni energetiche e climatiche delle loro abitazioni e un termometro essenziale per la politica energetica e abitativa pubblica, che viene utilizzato in particolare per identificare i “colabrodo” energetici (F e G del DPE, ovvero le abitazioni che consumano più energia).
Il suo scopo è informare l'acquirente o l'inquilino sul "valore verde", consigliare lavori da eseguire per migliorarlo e stimarne i costi energetici.

I “colabrodoenergetici (classi F e G del DPE) sono l'obiettivo prioritario delle politiche pubbliche di riqualificazione del patrimonio abitativo, data l'elevata natura dei loro consumi energetici e l'esposizione dei loro occupanti a rischi di povertà energetica. Le abitazioni e gli appartamenti classificati F o G sono quindi progressivamente soggetti a disposizioni incentivanti o coercitive volte in particolare a:

  • Richiedere l'effettuazione di audit energetici per tutte le cessioni di case unifamiliari e condomini unifamiliari (dal 1 settembre 2022);
  • Congelare l'aumento dei loro affitti;
  • Eventualmente vietare la loro presenza nel mercato degli affitti attraverso il requisito di un livello minimo di prestazione per decenza, che porterà a considerare come alloggi non dignitosi:
  1. Abitazioni che consumano più di 450 kWh di energia finale per m² e per anno, dal 1° gennaio 2023;
  2. Alloggi classificati G dal 2025;
  3. Alloggi classificati F dal 2028;
  4. Alloggi classificati E dal 2034.



Beppe Tassone